Ferrovie Emilia-Romagna (Fer) effettuerà un intervento di miglioria presso la fermata di Gigetto in zona Policlinico, con una tamponatura delle aperture della copertura in plexiglass per impedire l’ingresso e il ristagno di acqua piovana, la sistemazione dell’intonaco laddove scrostato e la tinteggiatura dei vani scala che portano alla fermata nell’interrato. Contestualmente saranno rimossi alcuni graffiti e scritte sulle pareti, mentre sono già stati sostituiti il pannello rotto di una cassetta dell’estintore e i vetri delle bacheche danneggiati da atti vandalici.
Lo ha detto l’assessora alla Mobilità sostenibile Alessandra Filippi nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 14 luglio rispondendo all’interrogazione di Elisa Rossini (Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia) sulla situazione della fermata “Policlinico”, in via Scanaroli, della linea ferroviaria Modena-Sassuolo.
Rossini ha ricordato l’intervento di riqualificazione effettuato nell’ambito di un permesso di costruire in deroga approvato dal Consiglio nel 2017 e ha chiesto riscontro della “situazione di degrado che si è ripresentata” con “biciclette abbandonate, cestini di rifiuti distrutti, acqua stagnante, sporcizia e rifiuti nelle zone del sottopassaggio, nella piattaforma di fermata del treno, nell’atrio dell’ascensore per salire al livello della strada”. Ha quindi chiesto “quali iniziative si intendono adottare per fare fronte alla situazione” e “come procede il tavolo di confronto con i soggetti competenti menzionato nel Pums sul corridoio infrastrutturale Modena-Sassuolo”.
L’assessora Filippi ha spiegato che, dopo la denuncia della situazione di degrado apparsa sulla stampa a fine aprile, l’Amministrazione ha chiesto una verifica a Fer, che ha effettuato un sopralluogo e riportato che “il servizio di pulizia non è mai stato interrotto e, al momento dell’ispezione la fermata si presentava pulita, i cestini svuotati e non sono stati riscontrati rifiuti alle estremità della banchina. Anche l’ascensore è risultato pulito e funzionante e, in ogni caso, è stata effettuata una pulizia accurata delle pareti e del pavimento della cabina”.
L’assessora ha inoltre spiegato che la parte superiore esterna alla fermata è di competenza del Comune, così come il recinto in cui sono custodite le biciclette, e che il servizio comunale di deposito protetto per biciclette è soggetto a pulizia periodica delle strutture e alla sistematica rimozione dei mezzi al loro interno in evidente stato di abbandono, così come avviene su tutte le aree pubbliche. La procedura di rimozione prevede l’apposizione di un avviso sui veicoli e la sua successiva rimozione, qualora il legittimo proprietario non abbia già provveduto al suo recupero entro dieci giorni. “Nel corso dell’ultima verifica in via Scanaroli – ha precisato Filippi – sono stati riscontrati complessivamente due veicoli danneggiati per i quali è stata attivata la procedura di rimozione in conformità con i tempi previsti. Per uno dei mezzi, che era dotato di targatura, è stato possibile inoltre contattare direttamente il proprietario, che si è impegnato a rimuoverla in autonomia entro la scadenza prevista dall’avviso”.
Rispetto alla valorizzazione del corridoio infrastrutturale Modena-Sassuolo, Filippi ha ricordato che sono in corso le attività propedeutiche all’avvio dei lavori, il prossimo 23 luglio, per la realizzazione del sottopasso stradale di via Panni all’altezza del passaggio a livello e che è in fase di definizione la realizzazione del sottopasso di via Morane: “Entrambe – ha sottolineato – sono azioni volte al mantenimento e potenziamento dell’asse Modena-Sassuolo. Sono in consegna, inoltre, gli studi affidati per valutare le ipotesi di trasformazione tecnologica della linea ferroviaria Modena-Sassuolo con il mantenimento della linea preferenziale dedicata al trasporto pubblico locale. Si tratta di una trasformazione non scontata: gli studi potrebbero anche confermare la soluzione treno come la migliore”.
In replica, Elisa Rossini ha aggiunto di essere stata in mattinata sul posto e di aver trovato effettivamente una situazione molto differente da quella di aprile: “Ho constatato che persistono le scritte sui muri – ha proseguito – e su questo credo che sia necessario un richiamo al senso civico e al rispetto della cosa pubblica da parte dei cittadini. Nel deposito delle biciclette ho notato erbacce e l’impressione complessiva della fermata è di desolazione e cattiva manutenzione. Visto che questa linea ferroviaria deve diventare uno dei tratti essenziali della mobilità sostenibile – ha concluso Rossini – Comune e Fer, ciascuno per gli aspetti di competenza, devono cercare di fare di più per rendere bella e sicura questa fermata”.