Sono state 117, in sette mesi, le sanzioni in materia di rifiuti urbani comminate grazie all’impiego delle video-camere: l’infrazione più riscontrata nel periodo in questione (ottobre 2021-aprile 2022) è l’abbandono generico, fuori dai contenitori stradali, ma non sono mancati anche casi con rifiuti ingombranti e addirittura rifiuti pericolosi (una ventina complessivamente). Le tre tipologie prevedono due importi diversi di sanzione, rispettivamente 104 euro per rifiuti “normali” e 300 euro per quelli ingombranti o pericolosi. L’importo totale delle sanzioni ammonta a quasi 16mila euro.
Nel 79% dei casi si è trattato di privati cittadini, mentre nel restante 21 per cento erano “ditte” (nel senso ampio del termine: dall’ufficio al negozio, dal laboratorio all’azienda).
Rispetto invece alla residenza, nei 2/3 dei casi individuati si trattava di carpigiani; fra i …”pendolari dell’abbandono”, cioè non residenti in trasferta, il 72 per cento ha utilizzato veicoli intestati a ditte. L’abbandono è avvenuto spesso in pieno giorno: in particolare, la metà dei casi dalle ore 13:00 in poi (il 52% degli episodi smascherati e sanzionati).
Commenta Mariella Lugli, Assessore a Bilancio e Sicurezza: «L’abbandono dei rifiuti è un gesto di offesa all’ambiente, al decoro della città ma soprattutto è una mancanza di rispetto verso la stragrande maggioranza dei cittadini che si impegnano ogni giorno affinché la raccolta differenziata possa essere una risorsa. Continueremo ad appellarci al senso civico di ogni cittadino, perché mantenere pulita la città dipende sicuramente dall’efficienza del servizio ma anche dal rispetto delle regole. Le telecamere resteranno attive, anche in questo passaggio di potenziamento del sistema di raccolta differenziata, credo sarà utile averle in futuro per continuare nel sistema di controllo di chi pensa che queste azioni scorrette possano restare impunite o peggio ancora tollerate».