Nella mattina del 20 aprile, a Sassuolo, si è verificata la rottura di una condotta della rete di distribuzione del gas. E, come è noto, il guasto è stato causato dalle operazioni di posa della fibra ottica da parte di un’azienda terza che, nel corso degli scavi, ha danneggiato in modo consistente la tubatura.
In merito a questa vicenda, Inrete ritiene indispensabile precisare alcuni punti:
“la tubatura del gas era posata a norma di legge. Questa prevede che le condotte gas possano essere posate a profondità ridotte, se necessario, a patto che esse siano dotate di opportune opere di protezione quali controtubi e getto di calcestruzzo. Prescrizioni che Inrete osserva scrupolosamente, e che erano state rispettate anche in questo caso.
La medesima normativa prescrive anche che successivi lavori di scavo, quali quelli necessari per la posa della fibra ottica, debbano essere svolti garantendo almeno 50 cm di distanza dalle condotte gas come quella danneggiata. Ma, nonostante i tecnici di Inrete avessero segnalato e reso visibile il tracciato della condotta, l’intervento operato dalla ditta terza responsabile del danneggiamento è stato realizzato praticamente in corrispondenza del tracciato della tubatura.
Infine, le indicazioni normalmente fornite a chi richiede di eseguire interventi nei pressi delle reti gas esplicitano che il richiedente è comunque responsabile di verificare nel dettaglio la posizione dei sottoservizi, anche attraverso saggi o assistenza durante lo scavo. Scavo che, in questo caso, è stato eseguito con un macchinario denominato “catenaria” che rende sì il lavoro più celere rispetto all’utilizzo di un escavatore, ma non consente di rendersi conto della presenza di eventuali ostacoli presenti nel sottosuolo”.