Un modello in grado di riunire, anche su scala internazionale, domanda e offerta di prodotti sanitari durante le emergenze. Questo a partire da una pratica realizzata in Italia durante la pandemia per far fronte alla crisi sanitaria. Si tratta dell’esperienza fatta da 25 aziende italiane, di cui 9 made in Emilia-Romagna (elenco in allegato), che, nell’ambito del più ampio programma americano Usaid’s Covid-19 Response in Italy Invest, hanno, anche attraverso riconversioni produttive, contribuito allo sviluppo e realizzazione di soluzioni fondamentali per combattere la pandemia: dalle mascherine ai test rapidi, dagli innovativi sistemi di sanificazione a speciali barelle di biocontenimento per la movimentazione dei pazienti. L’iniziativa è stata promossa e finanziata con 10 milioni di dollari dal Governo degli Stati Uniti attraverso l’Agenzia Usaid (United States Agency for International Development).
L’esperienza, riunita in un ‘catalogo umanitario’ dalla Roncucci&Partners che ha selezionato per gli Usa 25 imprese italiane su 400 candidate, è stata presentata all’Expo Universale 2020 di Dubai (Eau) in occasione di due eventi dedicati all’illustrazione dei risultati e le esperienze apprese dal programma Usaid Invest dalle imprese private nel contrasto al Covid 19 in Italia. In occasione della presentazione di oggi si è discusso in particolare il passaggio da ‘catalogo umanitario’ a ‘piattaforma umanitaria’, attraverso la creazione di una nuova filiera sanitaria. Un importante output del progetto iniziale che punta a svilupparsi come strumento in grado di riunire domanda e offerta di prodotti sanitari in Paesi di tutto il mondo.
“Il Covid ha dimostrato che in un mondo interconnesso nessuno si salva da solo. Dopo la straordinaria esperienza del 2020, quando nei momenti più duri della pandemia gli Stati Uniti hanno deciso di investire nel nostro Paese per sostenere progetti imprenditoriali innovativi a contrasto del Covid-19 -ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla- puntiamo ora a promuovere un modello di approvvigionamento e distribuzione di soluzioni e materiale sanitario in grado di rispondere tempestivamente alle esigenze di intervento in ogni parte del mondo. Grazie a un sistema manufatturiero di alta qualità e flessibilità, l’Emilia-Romagna è pronta avviare insieme al suo Paese un tavolo di lavoro per elaborare una Piattaforma sanitaria virtuale dove istituzioni, Ong e aziende private collaborino per essere pronti a fornire soluzioni globali, a disposizione non solo delle aree sviluppate ma anche di quelle in via di sviluppo”.
“Sono sinceramente soddisfatta dei risultati del progetto “Invest” per varie ragioni: in primo luogo testimonia la grande cooperazione fra l’Italia, la regione dell’Emilia-Romagna e gli Stati Uniti nonché -dichiara Ragini Gupta, Console Generale presso il Consolato degli Stati Uniti d’America a Firenze- l’efficacia di un approccio innovativo che è riuscito a mettere insieme le istituzioni, il settore privato e le organizzazioni non governative per fare fronte ad una sfida comune. Non vedo l’ora di saperne di più su come i risultati del progetto, fra cui il catalogo umanitario, possano essere utilizzati in altri contesti, diventando una sorta di punto di riferimento di come un insieme di attori pubblici e privati possa fronteggiare insieme sfide globali come quelle della pandemia”.
L’assessore Colla ha, inoltre, preso parte all’inaugurazione del primo building Technogym a Dubai, con il presidente Nerio Alessandri: ad Abu Dhabi, invece, ha incontrato i vertici di Aldahara Holdings, società governativa leader mondiale nel settore agroalimentare, specializzata in particolare nella produzione ed esportazione di mangimi, cereali e ortofrutta.