Pochi giorni fa si è concluso il censimento che l’Amministrazione ha compiuto presso i parchi cittadini, un censimento fatto per avere contezza delle aree verdi fioranesi e dello stato delle nostre attrezzature. Si tratta di un passo fondamentale per poter mettere in piedi un “piano parchi”, non improvvisato, ma ben strutturato e con dei criteri guida precisi. L’indagine ha rilevato ben 20 parchi urbani e 5 scolastici. All’interno del report sono stati inseriti diversi elementi, tra cui il numero e le condizioni attuali delle panchine, il numero dei giochi presenti complessivamente, lo stato di conservazione di ognuno, e gli interventi necessari alla riqualificazione delle singole aree.
In linea di massima, le azioni che saranno messe in campo sono: la riparazione dei giochi esistenti, come aggiungere un’altalena mancante su una struttura già esistente; sostituire un intero gioco, rimosso in precedenza magari perché pericoloso; inserire nuovi giochi così da avere in ogni parco una dotazione minima di attrezzature (anche in base alla sua estensione); riparare o ritinteggiare le panchine presenti; adeguare gli spazi ad attività ulteriori, ad esempio con aree sgambamento cani oppure con l’innesto di elementi che agevolino certe pratiche sportive, o ancora con giochi di tipo montessoriano. Una prima fase di interventi inizierà già nel corso del 2022, anno in cui è previsto uno stanziamento di 50 mila euro, partendo ovviamente dai parchi che presentano le maggiori criticità rispetto alle strutture esistenti, per proseguire con quelli che sono ad un livello di progettazione avanzata, e con i parchi totalmente privi di giochi e/o attrezzature.
Questa ampia riqualificazione prende il nome di “Parchi Vivi”, progetto – si ricorderà – nato dal coinvolgimento dei residenti per la messa a nuovo del Parco Di Vittorio, che tra poco vedrà le prime azioni migliorative proposte nel piano redatto insieme alla cittadinanza.
“Proprio a questo proposito – commenta l’assessore Monica Lusetti – l’intenzione dell’Amministrazione rimane quella di coinvolgere ampiamente i cittadini sia nella progettazione degli spazi, sia nella scelta delle varie possibili attrezzature. La logica è infondere la convinzione che ciò che è pubblico deve ricevere l’interessamento di tutti noi. Il Comune si impegna nell’intervenire dove necessario, ma a fronte della spesa di soldi pubblici ci si aspetta che le persone possano prendersi cura degli investimenti fatti, non danneggiando le attrezzature e vivendo questi luoghi in modo decoroso”.