Gli uffici Immigrazione delle Questure italiane sono al collasso. Manca il personale ed il dramma ucraino mette in ginocchio un impianto già debole. Il problema, in realtà, era stato previsto in tempi non sospetti dalla Cgil e dal Silp Cgil, che lamentano da mesi la drammatica carenza di personale nei servizi di accoglienza.
A tutto questo si aggiunge il problema dei 1.400 contratti di lavoratori somministrati impiegati negli uffici immigrazione e asilo delle prefetture e delle questure, che sono in scadenza il prossimo 1° aprile. Senza di loro, che sono il ramo operativo, nessuna accoglienza è tecnicamente possibile.
La Questura di Modena ed i Commissariati della nostra Provincia purtroppo non si discostano da questa foto. Gli uffici immigrazione della Questura di Modena e dei tre Commissariati (Mirandola, Sassuolo e Carpi) sono composti da circa 35 unità, di cui 4 lavoratori interinali, mentre anche in Prefettura sono presenti 2 interinali per le pratiche dell’immigrazione. Questi lavoratori hanno maturato una consolidata professionalità e competenza, senza la quale si creerebbe un disagio importante nello svolgimento del servizio, visto che già gli organici sono di per sé sottodimensionati.
Anzi con gli elevatissimi numeri delle pratiche che già normalmente produce, il settore immigrazione accusa il peso dell’emergenza ucraina in un quadro reso ancora più problematico dalla scadenza dei contratti interinali di tutto quel personale che doveva supportare la Questura e la Prefettura nelle procedure di regolarizzazione.
E’ importante in questo momento fare sistema tra gli enti e le associazioni, come già realizzato in altre province, affinché l’emergenza legata ai profughi ucraini possa essere gestita in modo efficiente, evitando di riversare sulla Questura la prima accoglienza dei profughi.
Il Silp Cgil di Modena auspica pertanto che le istituzioni e la politica trovino a breve una soluzione per la questione lavoratori interinali ma, soprattutto, che si trovino soluzioni realistiche in termini di assunzione di nuove unità per la Polizia di Stato, per compensare l’uscita di personale per pensionamenti che avverrà nel prossimo futuro, e che partano finalmente progetti riguardanti la riorganizzazione delle Forze di Polizia e si proceda ad una rideterminazione delle competenze.