Educazione e prevenzione sono i percorsi paralleli che le tre Aziende sanitarie modenesi, Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, Azienda USL e Ospedale di Sassuolo SpA., portano all’attenzione pubblica in occasione della Giornata contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari che si celebra il 12 marzo. A riassumerle è un hashtag concepito come un vero e proprio invito: #rispettachicura.
Istituita dal Ministero della Salute in concomitanza con quella europea già indetta il 12 marzo 2020 su proposta del Consiglio degli Ordini dei Medici Europei, la “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari” promuove l’attenzione e l’informazione su questo tema tanto attuale quanto delicato, attraverso iniziative di comunicazione e sensibilizzazione.
Quando si parla di “violenza” sul posto di lavoro s’intendono tutti gli eventi che vanno dagli insulti alle minacce verbali, fino all’aggressione fisica, con esiti potenzialmente anche molto gravi. Rispetto ad altre categorie di lavoratori, il personale sanitario e socio-sanitario è tra i più esposti, poiché ha a che fare con persone – siano esse pazienti, familiari o caregiver – che possono trovarsi in condizioni di delicato equilibrio psicofisico condizionato da forte emotività, vulnerabilità o, in alcuni casi, anche frustrazione.
I numeri
Negli ultimi due anni, in concomitanza col diffondersi dell’emergenza Covid, l’andamento degli episodi ha visto dapprima un calo, dovuto alle minori occasioni di visite in presenza nelle strutture sanitarie, e successivamente un aumento, anche a causa del protrarsi di una situazione pandemica che ha pesato ulteriormente sulle persone.
Nel 2021 in AOU si sono verificati 151 episodi di violenza rilevati sia tramite specifiche segnalazioni, sia dai verbali relativi agli interventi del Servizio di Vigilanza Interna. Di questi la maggior parte (80) si sono verificati in Pronto Soccorso (nel 2020 furono 97 e nel 2019 furono 58). 19 casi vengono dall’area psichiatrica e dipendenze (30 nel 2020 e 28 nel 2019) e 52 dalle altre aree (da quella medica a quella ambulatoriale; furono 32 nel 2020 e 61 nel 2019). Il numero degli episodi di violenza rilevati risulta inferiore, anche se di poco, a quello del 2020 (159 casi totali), ma in lieve aumento se paragonato a quello del 2019 (147 casi).
In AUSL si sono registrati un totale di 93 casi nel 2021, in progressivo calo rispetto al 2019 e al 2020, quando furono rispettivamente 136 e 105. L’anno scorso i casi verificatisi in Pronto Soccorso furono 13 (10 nel 2020 e 12 nel 2019) e quelli in area psichiatrica 38 (60 nel 2020 e 82 nel 2019). Nelle restanti aree si parla di 42 casi (35 nel 2020 e 42 nel 2019).
L’Ospedale di Sassuolo SpA ha contato 7 casi nel 2021 (prevalentemente in area medica), 8 nel 2020 (2 in Pronto Soccorso e 6 nelle altre aree) e 9 casi nel 2019 (5 in Pronto Soccorso e 4 nelle altre aree).
Va precisato che questi dati rispecchiano le segnalazioni ufficialmente pervenute agli uffici competenti e non includono tutti gli episodi effettivamente accaduti, che possono manifestarsi con modalità e livelli anche molto diversi tra loro. Anche per questo le Aziende si impegnano costantemente nel promuovere nei propri operatori la consapevolezza dell’importanza di segnalare gli episodi.
Le strategie per promuovere educazione e prevenzione
Tra le misure preventive adottate dalle strutture, citiamo il potenziamento dell’illuminazione nelle aree esterne e il rafforzamento dei servizi di sorveglianza, l’installazione di telecamere e dispositivi di chiamata d’emergenza, l’allestimento di vetri antisfondamento nelle strutture di nuova realizzazione dove previsto, una turnazione orientata ad evitare la presenza singola di operatori nei contesti più critici, la definizione di procedure specifiche per le segnalazioni in caso di aggressione.
Proseguono inoltre i corsi di formazione per il personale sanitario e socio-sanitario sulle strategie di prevenzione e gestione delle aggressioni e degli atti di violenza, verbale e non, sulla “cura della relazione” e su tutti i temi volti a diffondere una cultura di contrasto ad ogni atto di violenza e di potenziamento della relazione positiva.
Non ultimo, le Aziende offrono supporto psicologico come ausilio per gli operatori sanitari che sono stati vittime di aggressioni fisiche o verbali nell’auspicio di aiutarli a superare lo stress del trauma vissuto.
Lo spirito della Giornata intende essere quello dell’ottica costruttiva, con lo scopo di identificare strumenti e modalità comuni per prevenire questi atti e contribuire a costruire un clima di maggior collaborazione possibile tra tutti i soggetti coinvolti.
#rispettachicura, una campagna social promossa dalle istituzioni modenesi
Dalla Giornata nazionale che si celebra domani prenderà il via una campagna continuativa di sensibilizzazione e di condivisione di progetti ideata e promossa dalle seguenti istituzioni modenesi: Azienda USL, Azienda Ospedaliero – Universitaria, Ospedale di Sassuolo SpA, Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, Ordine dei Medici Veterinari, Ordine Professioni Infermieristiche, Ordine dei TSRM PSTRP, Ordine delle Ostetriche, Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, Comune di Modena.
La campagna si compone di un’immagine e di un video in cui sette professionisti della sanità della nostra provincia lanciano un appello, dove “rispetto” è la parola d’ordine. Il rispetto, infatti, non riguarda solo operatori e cittadini: chi aggredisce un operatore sanitario o distrugge un ambulatorio commette un gesto esecrabile verso l’intero servizio sanitario ovvero verso tutti, poiché la Sanità è un bene comune e come tale va tutelata.