La Grande Quercia sarà prossimamente delimitata da una staccionata, con l’obiettivo di preservarla dall’esposizione a troppi agenti che la stanno danneggiando e come delimitazione di un importante intervento su uno degli alberi monumentali più importanti della Regione Emilia Romagna.
Il Comune di Scandiano ha infatti appena avuto conferma di un importante finanziamento da parte del Servizio Aree protette, Foreste e Sviluppo della Montagna della Regione Emilia Romagna per la realizzazione di interventi conservativi e di salvaguardia degli esemplari arborei monumentali tutelati, tra i quali appunto la “Grande Quercia”.
“La Grande Quercia è uno dei nostri vanti, a livello arboreo un capolavoro della natura che da centinaia d’anni ci dona ombra e un panorama mozzafiato. E’ una delle nostre cartoline più belle. Ma da qualche tempo soffre ed è ora di aiutarla – ha dichiarato il sindaco Matteo Nasciuti -. A tutti i cittadini chiediamo rispetto, attenzione e cura. La Grande Quercia è di tutti: proprio per questo vogliamo tutti fare in modo che continui ad essere meta di pellegrinaggi e che continui ad essere una delle cartoline più belle di Scandiano”.
La Grande Quercia è una Quercus pubescens adulta e di rilevanti dimensioni, radicata su terra battuta a margine di una strada bianca vicinale, risultando così esposta sia al calpestio dei mezzi di passaggio che a quello pedonale legato ai numerosi frequentatori del sito. Infatti le radici leggermente esposte risultano in qualche punto danneggiate.
Per questo motivo, l’anno scorso, su incarico dato a ditte specializzate, è stata svolta un’analisi visiva che va sotto il nome di V.T.A. – Visual Tree Assessment seguita da un approfondimento strumentale con penetrometro elettronico e tomografo sonico, anche al fine di valutare la suscettibilità dell’esemplare arboreo ad incorrere in cedimenti strutturali.
I risultati delle analisi eseguite evidenziano la presenza di un processo degenerativo a carico del cilindro centrale della quercia e alcune irregolarità, anomalie ed alterazioni in vario grado di progressione, che rilevano quindi condizioni di relativa criticità strutturale, ma soprattutto biologica.
Le prescrizioni che ci sono state fornite riguardano la necessità di provvedere al più presto al miglioramento delle condizioni di radicazione della quercia con particolare riferimento al calpestio a cui è attualmente sottoposta l’area. Il tutto con l’intento di migliorare il quadro vegetativo dell’albero rendendo così possibile la futura esecuzione di potature per il progressivo contenimento della massa rameale che, per quanto già oggi necessarie, non possono al momento essere eseguite, viste le non soddisfacenti condizioni vegetative dell’esemplare.
Ovviamente ogni anno verranno ripetute le prove strumentali ai fini di un monitoraggio puntuale.
E’ chiaro che gli interventi proposti devono intendersi come primo atto di un programma manutentivo pluriennale volto a condurre l’albero verso una condizione di ordinarietà gestionale.
“A breve – ha spiegato l’assessore alla città sostenibile Claudio Pedroni – inizieremo i lavori che, per il 2022, consisteranno essenzialmente nella scopertura radicale mediante sistemi a pressione d’aria, nell’integrazione e parziale sostituzione del terreno rimosso con una miscela costituita dal substrato stesso, compost maturo e stabile e roccia vulcanica macinata; verrà anche predisposto un sistema di protezione dell’area soggetta a scopertura tramite una staccionata o analogo sistema di delimitazione. Negli anni successivi, si procederà con le potature e con l’integrazione del terreno circostante nella speranza che il 2026 sia il potenziale spartiacque tra la fase di gestione straordinaria e quella ordinaria”.