“Delle questioni che riguardano il futuro della sanità, come la sfida sulle liste d’attesa, le prossime fasi del Pnrr e tutti i progetti di innovazione e riforma in programma, avremo modo di avviare un confronto nell’interesse del sistema sanitario e degli stessi cittadini”.
Così l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, oggi in Assemblea legislativa, nel fare il punto su pandemia e prossime sfide della sanità ragionale.
A partire dalle prime indicazioni per la programmazione finanziaria 2022 delle Aziende sanitarie, su cui rimane aperta l’interlocuzione con il ministero del Tesoro per la presa in carico, da parte dello Stato, delle spese Covid; ancora aperto anche il dialogo con le parti sociali sul tema dell’equilibrio tra la sostenibilità economica e la volontà di non arretrare sull’adeguatezza e la consistenza del personale sanitario.
“L’intenzione- ha sottolineato Donini- è quella di portare la delibera di Giunta il prima possibile al parere della Commissione regionale Politiche per la Salute, dopo il confronto necessario e doveroso con le parti sociali che compongono il Patto per il lavoro e il clima, seguendo la direzione da sempre percorsa nella nostra regione”.
Un primo risultato per la Regione è il l’equilibrio di bilancio per l’anno 2021, ormai consolidato dopo la conferma dei contributi statali garantiti alle Regioni per i maggiori costi Covid, oltre alle risorse proprie, nell’ambito di un bilancio regionale sano: un risultato che testimonia il proficuo e condiviso lavoro svolto da tutte le Regioni nella Commissione Salute nazionale, coordinata dall’Emilia Romagna. Obiettivo da raggiungere anche per il 2022, attraverso l’azione comune di tutte le Regioni e – ha ribadito ancora l’assessore – con il sostegno necessario dello Stato anche per ciò che attiene i costi non Covid legati all’aumento dell’energia e al rinnovo del contratto del personale dipendente. Voci che si aggiungono, a maggior ragione in Emilia-Romagna dove il Covid ha colpito molto duramente, all’impatto generato prima dalla pandemia, poi dall’organizzazione della vaccinazione di massa.
“Per il 2022- ha ricordato Donini- l’ipotesi di spesa Covid in Emilia-Romagna è di circa 500 milioni di euro, e questa spesa, deve essere sancito in modo inequivocabile, deve essere a carico dello Stato, perché si tratta di una pandemia nazionale e perché i bilanci delle Regioni non possono permettersi di sostenere un macigno così. Su questo siamo fiduciosi e uniti, convinti che il Governo non voglia penalizzare in particolare le Regioni con la maggiore sanità pubblica come l’Emilia-Romagna”.
Riguardo alla sospensione della direttrice generale alla Cura della persona, salute e welfare, “la Giunta- ha sottolineato Donini- non intende commentare le dichiarazioni a mezzo stampa perché è stato avviato un procedimento disciplinare il 16 febbraio scorso”.