Da sinistra l’assessora Ludovica Carla Ferrari, l’assessore Andrea Bortolamasi e il coordinatore di Laboratorio aperto Fabio Sgaragli

I nuovi percorsi sulla “cittadinanza digitale”, in partenza già a metà marzo, e i workshop dedicati ai professionisti del settore teatrale, ma anche la conferma di festival di richiamo nazionale che ormai da qualche anno hanno trovato “casa” in viale Buon Pastore 43, come le kermesse Modena Smart life e Motor Valley fest. Sono solo alcune delle principali iniziative inserite nel palinsesto del 2022 del Laboratorio aperto di Modena: il centro, quindi, rilancia la proposta di contenuti e approfondimenti sui temi della cultura, dell’economia, del digitale e della sostenibilità, con un’attenzione particolare ai progetti che coinvolgono nuove generazioni grazie anche alla dotazione tecnologica all’avanguardia che consente, per esempio, di sviluppare focus sulla realtà virtuale.

Il punto sulla programmazione di quest’anno, che potrà essere integrata da ulteriori appuntamenti nei prossimi mesi, è stato fatto oggi, venerdì 11 febbraio, in una conferenza stampa alla presenza dell’assessore a Cultura, Politiche giovanili e Città universitaria Andrea Bortolamasi, dell’assessora a Città Smart, Politiche economiche, Turismo e promozione della città e Servizi demografici Ludovica Carla Ferrari e del coordinatore di Laboratorio aperto Fabio Sgaragli. Nel corso dell’incontro con i giornalisti è stato sottolineato “il ruolo del centro – hanno spiegato gli organizzatori – come luogo di confronto, di scambio e di sperimentazione, naturalmente sempre in sicurezza, nel rispetto delle normative sanitarie anti-contagio”. Obiettivo è migliorare l’attività dell’anno scorso, quando sono state organizzate circa 60 iniziative in presenza e online con oltre 2.200 partecipanti complessivi registrati, più di 30 giornate di festival in presenza, oltre a diversi momenti di approfondimento per professionisti, percorsi formativi per la cittadinanza digitale e progetti con le scuole e le università.

“Il Laboratorio Aperto si conferma un luogo di sperimentazione ed innovazione culturale – commenta l’assessore Andrea Bortolamasi – e ha giocato un ruolo importante per il riconoscimento di Modena come città creativa Unesco per le Media-arts. Il nostro impegno sarà quello di rafforzare quest’asse di sviluppo: una città creativa, che investe nelle industrie culturali e creative, in grado di attrarre competenze diverse”.

“Il risultato del 2021 racconta di una realtà che ha reagito alla pandemia – spiega l’assessora Ludovica Carla Ferrari – e ha proseguito un’importante attività di innovazione, sviluppando le emergie locali e riconnettendole a livello regionale e nazionale. Ancora di più andrà fatto per il 2022, anno del rilancio che per il nostro territorio deve vederci tutti uniti per valorizzare punti di forza e supportare la creatività delle modenesi e dei modenesi grazie anche alle opportunità e alle strumentazioni tecnologiche all’avanguardia offerte dal Laboratorio aperto”.

L’attività del centro di viale Buon Pastore 43 può articolarsi anche nel “Digital Atelier”, il laboratorio di sperimentazione digitale per il teatro la creatività e la cultura inaugurato lo scorso novembre: grazie a questa piattaforma sarà possibile, per esempio, effettuare la scansione in 3d dei palcoscenici del Teatro Comunale Pavarotti – Freni e dello Storchi, come elemento da cui partire con l’obiettivo di sviluppare al computer progetti di scenografia virtuale, ma anche creare autentiche esperienze sociali e culturali da “vivere”, poi, in modalità immersiva attraverso appositi visori Vr.

Per rimanere aggiornati sul programma è sufficiente iscriversi alla newsletter, all’indirizzo laboratorioapertomodena.it/#newsletter, oppure seguire il Laboratorio aperto sul sito web (laboratorioapertomodena.it) o sui canali social Facebook (facebook.com/laboratorioapertomodena) e Instagram (instagram.com/laboratorioapertomodena).

 

IN MARZO VIA A CORSI E FESTIVAL

Tra i primi appuntamenti i cicli di lezioni per persone fragili sull’uso dello smartphone per lavoro, la formazione sulle scenografie teatrali digitali e l’evento “Vintage Kilo”

L’attività del 2022 del Laboratorio aperto di Modena entra nel vivo a marzo, quando vengono proposti tre cicli di corsi sull’utilizzo dello smartphone destinati soprattutto alle persone fragili, straniere, disoccupate o inattive. Il progetto, intitolato “Smartphone e digital literacy” è organizzato dall’associazione di promozione sociale “Informatici senza frontiere” e beneficia del contributo del bando Personae della Fondazione di Modena; le lezioni hanno l’obiettivo di formare i partecipanti all’uso consapevole ed efficace dello smartphone finalizzato alla ricerca di lavoro, e, in particolare, l’uso delle funzioni e “app” più utili come la posta elettronica, la memoria in cloud, la gestione dei documenti personali e la gestione degli appuntamenti attraverso le funzionalità di calendario. I tre corsi, da otto incontri ciascuno, cominciano giovedì 17 marzo e proseguono a maggio per concludersi, infine, a luglio; sul sito web https://laboratorioapertomodena.it saranno pubblicate nelle prossime settimane le modalità di iscrizione e il dettaglio dei vari percorsi offerti.

Sempre in marzo iniziano i corsi di formazione dedicati agli operatori dei teatri modenesi, che possono approfondire le proprie conoscenze sulle tecnologie per le scenografie teatrali e la modellazione 3d grazie alla strumentazione collocata nel “Digital Atelier”, il laboratorio di sperimentazione digitale per il teatro la creatività e la cultura.

Nei prossimi mesi inoltre, inoltre, il Laboratorio aperto torna a ospitare le edizioni 2022 di festival e progetti già accolti negli ultimi anni: Modena Smart life, il festival del giornalismo investigativo e d’inchiesta Dig, il Festival dello Sviluppo sostenibile e la presentazione dei progetti d’impresa dei partecipanti al progetto “Imprendocoop” di Confcooperative Modena. Altre collaborazioni e sinergie, nuove e rinnovate, riguardano Vintage Kilo festival (la prima rassegna in programma nel centro, prevista alla fine di marzo), il Festival del gioco Play, il Festival internazionale della videodanza Zed e il Motor Valley fest, la cui sezione “Innovation & talents” si era svolta negli spazi di viale Buon Pastore 43 già nel 2019.