Verso l’istituzione della Zona logistica semplificata dell’Emilia-Romagna, il progetto speciale e unitario per la movimentazione delle merci che metterà in relazione infrastrutture viarie e ferroviarie e le aree produttive commerciali della regione. Si tratta di una grande ‘rete’ di collegamenti che andrà a beneficio di tutto il sistema di trasporto merci, del tessuto imprenditoriale e l’occupazione. E le imprese della Zls che utilizzeranno il porto di Ravenna – baricentro di tutto il sistema – potranno beneficiare di agevolazioni fiscali.
L’Assemblea legislativa ha infatti approvato il Piano di sviluppo strategico della Zls regionale che consente di portare avanti il percorso di istituzione del progetto – come previsto dalla legge nazionale n. 205 del 2017 – da parte del Consiglio dei ministri.
“L’Emilia-Romagna sarà una delle prime regioni in Italia a vedere l’istituzione di una zona logistica semplificata- sottolinea l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Andrea Corsini-. Quello che abbiamo delineato è un grande piano per la movimentazione integrata delle merci che permetterà il pieno sviluppo del sistema logistico, economico e produttivo di tutto il territorio regionale, con particolare attenzione al porto di Ravenna, il cuore pulsante di tutto il sistema”
“La Zls- continua Corsini- è un progetto che tiene insieme promozione, innovazione, internazionalizzazione e sostenibilità ambientale, tutti pilastri su cui poggia il Patto per il Lavoro e per il Clima. E voglio ringraziare i rappresentanti degli enti locali per il lavoro svolto in questi anni e soprattutto per aver compreso da subito il valore di questo sistema e le potenzialità di crescita che offre a tutti gli stakeholder che ne fanno parte. Manca ora un ultimo passaggio da parte che la Presidenza del Consiglio dei ministri che auspichiamo arrivi in tempi brevi”.
Il piano di sviluppo strategico
La Zona logistica semplificata dell’Emilia-Romagna coinvolge 11 nodi intermodali da Ravenna a Piacenza, 25 aree produttive, 9 province (Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini) e 28 Comuni (Argenta, Bagnacavallo, Bentivoglio, Bondeno, Casalgrande, Cesena, Codigoro, Concordia sulla Secchia, Conselice, Cotignola, Faenza, Ferrara, Fontevivo, Forlì, Forlimpopoli, Guastalla, Imola, Lugo, Mirandola, Misano Adriatico, Modena, Ostellato, Piacenza, Ravenna, Reggiolo, Rimini, Rubiera, San Giorgio di Piano).
Come previsto dalle normative nazionali per l’istituzione delle zone economiche speciali, la Zls avrà un’estensione di circa 4500 ettari e unirà il porto di Ravenna, il centro del sistema, con i nodi intermodali regionali e le aree produttive commerciali identificate secondo criteri di collegamento economico – funzionale con il contesto portuale. È inoltre previsto l’istituzione di un Comitato di indirizzo con funzioni di supporto per promozione, investimenti, monitoraggio e collegamento con le strutture regionali.
Le agevolazioni per le imprese coinvolte
Le imprese che fanno parte della Zls, quelle già presenti o le nuove, beneficeranno di una serie di facilitazioni – nazionali e regionali – come semplificazioni amministrative, incentivi economici e sgravi fiscali, con ricadute positive per lo sviluppo del tessuto imprenditoriale e l’occupazione. Le agevolazioni previste nel “pacchetto localizzativo” saranno condizionate allo sviluppo o l’attivazione delle relazioni con il sistema portuale di Ravenna.