A seguito dell’approvazione, avvenuta in questi giorni, del progetto esecutivo, parte ora la fase di appalto per la nuova sede della Polizia locale di Reggio Emilia. L’affidamento e l’avvio dei lavori sono previsti la prossima primavera e la loro conclusione nel primo trimestre del 2024.

L’investimento previsto è di circa 7 milioni di euro, di cui 5,5 dal Comune e 1,5 dalla Regione Emilia-Romagna.

Il progetto esecutivo acquisisce e conferma le caratteristiche già delineate nel progetto definitivo con importanti innovazioni in tema di sostenibilità ambientale, flessibilità degli spazi e riqualificazione urbana fra cui: la realizzazione di un tetto ‘verde’, cioè con giardino pensile; ulteriore sicurezza e flessibilità nell’organizzazione degli spazi interni (layout distributivo), anche per consentire i distanziamenti in modalità ‘anti-Covid’; relazioni più funzionali con il quartiere, con la previsione di una nuova piazza all’altezza dell’ingresso su viale IV Novembre.

 

CARATTERISTICHE EDILIZIE – Il progetto, realizzato dallo studio di Architettura Manfredini e Main Engineering conferma dunque le scelte e i contenuti del precedente progetto definitivo: un edificio di complessivi 4.160 metri quadrati, con tre piani fuori terra destinati agli uffici della Polizia locale e un piano interrato destinato ad autorimessa per i mezzi di servizio, a spazi di supporto, spogliatoi e locali impiantistici.

Il progetto esecutivo ha inoltre introdotto affinamenti e incrementi di prestazioni in diversi ambiti:

·         qualità del microclima, mitigazione delle isole di calore e regimazione delle acque attraverso l’utilizzo di colori chiari nella pavimentazione e, come detto, la realizzazione di un giardino pensile in copertura;

·         risparmio energetico e utilizzo di energie rinnovabili: sono previsti consumi vicini allo zero grazie a un involucro edilizio ed impianti altamente efficienti, oltre all’installazione di un impianto fotovoltaico in copertura di potenza pari a 20 kWp.

Altro tema importante sviluppato nel progetto esecutivo è rappresentato dalla elevata flessibilità interna, intesa come capacità degli spazi di adattarsi al mutare delle esigenze, ma anche delle stesse funzioni nel tempo, ottenuta attraverso l’utilizzo di una ‘luce unica’ strutturale che garantisce l’assenza di elementi vincolanti all’interno degli ambienti che risultano così liberamente configurabili. Inoltre l’utilizzo di partizioni interne leggere con tecnologia “a secco”, per semplificare eventuali riconfigurazioni e la modularità strutturale e impiantistica sviluppata unicamente sulle facciate consente una elevata flessibilità degli spazi di lavoro, con configurazione delle oltre 100 postazioni correttamente distanziate.

 

RELAZIONI CON IL QUARTIERE – Si è affinato anche il tema delle relazioni con il quartiere, in termini di riconoscibilità delle funzioni e dei percorsi, grazie a:

·         valorizzazione del doppio accesso (viale IV Novembre e via Turri) che caratterizza l’area di progetto, differenziando i percorsi fra utenti e personale;

·         valorizzazione del ruolo dell’asse di viale IV Novembre, con restituzione all’uso pubblico dell’area di ingresso alla nuova sede, che viene configurata come piazza pedonale;

·         valorizzazione del parcheggio di piazzale Marconi: la collocazione della nuova sede permetterà di valorizzare il parcheggio interrato di piazzale Marconi, che verrà usato dall’utenza (con fruizione della franchigia già prevista per le soste brevi) e dal personale (con adeguamento e attribuzione esclusiva del terzo livello interrato, da tempo inutilizzato).