Il Consiglio comunale di Modena ha detto sì alla proposta di intitolare uno spazio o un bene pubblico della città ai due fondatori di Emergency: il medico Gino Strada, scomparso lo scorso agosto, e la moglie Teresa Sarti, morta nel 2009.
La proposta, avanzata con un ordine del giorno da Movimento 5 stelle, Pd, Europa verde-Verdi, Modena civica, è stata approvata anche con i voti di Sinistra per Modena e della consigliera Barbara Moretti (Lega Modena); contrario Giovanni Bertoldi (Lega Modena), astenuti gli altri consiglieri del gruppo Lega Modena (Bosi, Prampolini, Santoro) e Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia.
Nelle scorse settimane l’Amministrazione comunale, in accordo con Regione e Asl, aveva indicato un luogo della sanità pubblica modenese come la Casa della Salute di via Panni, “un investimento già programmato e finanziato, oltre che molto atteso dalla città”, ma anche simbolo dell’impegno universalistico della loro attività”, come aveva sottolineato nell’occasione il sindaco Gian Carlo Muzzarelli.
Illustrando l’ordine del giorno il capogruppo del Movimento e stelle Giovanni Silingardi ha sottolineato “l’inestimabile patrimonio umano e sociale” lasciato in eredità da Gino Strada, e dalla moglie Teresa Sarti. Il consigliere ha ripercorso, quindi, le tappe professionali della vita del medico che, dopo varie esperienze all’estero, dal 1989 al 1994 ha lavorato con il comitato internazionale della Croce Rossa in diverse zone di conflitto. È in seguito a quest’ultima esperienza che Strada e la moglie, insieme a un gruppo di colleghi, hanno fondato Emergency, associazione umanitaria internazionale per la riabilitazione delle vittime delle guerre e delle mine antiuomo. Dalla sua fondazione, nel 1994, Emergency ha fornito assistenza gratuita a oltre 11 milioni di pazienti, in 19 Paesi nelle zone più critiche del mondo.
Come ha evidenziato Silingardi, con Emergency Gino Strada e Teresa Sarti “hanno affermato e praticato in concreto il principio che la cura deve essere un diritto umano fondamentale, inalienabile e gratuito per tutti, senza alcuna discriminazione”. Nell’ordine del giorno si sottolinea anche come durante la pandemia di Covid 19, “che ha mostrato la necessità di sostenere e rafforzare il carattere pubblico e universalistico della sanità italiana”, Emergency abbia avviato numerosi progetti anche sul territorio nazionale.
Gino Strada e Teresa Sarti, conclude l’ordine del giorno motivando la richiesta di intitolazione, “si sono dedicati alla medicina e all’amore incondizionato per il prossimo, salvando vite umane e testimoniando i valori della pace, dell’uguaglianza, della solidarietà e della giustizia. Hanno promosso una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani, rappresentando, così, un esempio a cui tutta la cittadinanza dovrebbe aspirare”.
Prima di approvare l’ordine del giorno sono stati respinti due emendamenti presentati da Camilla Scarpa (Sinistra per Modena) che, evidenziando il fortissimo impatto emotivo, nazionale e internazionale, causato dalla scomparsa di Gino Strada, con la mobilitazione spontanea di oltre un migliaio di cittadini modenesi, chiedevano di intitolare Strada e Sarti l’Ospedale di Baggiovara.