Da ieri sera una targa con dedica sta ad indicare che l’ex sala civica di Albinea d’ora in poi si chiamerà Sala Corradini. Sono stati tanti gli albinetani che hanno preso parte alla cerimonia con cui lo spazio destinato a incontri culturali, mostre d’arte, e iniziative è stato dedicato all’ex presidente della Pro Loco Adriano Corradini, scomparso il 14 marzo scorso all’età di 83 anni.
Per 40 anni presidente dell’associazione albinetana che organizza iniziative e valorizza le tradizioni del paese, Corradini ha lasciato un segno profondo nella vita della comunità di Albinea. A dimostrarlo c’era una sala piena di amici e persone che con lui avevano collaborato. Oltre alla moglie Tina e al figlio Filippo, c’era la giunta al completo e anche alcuni ex sindaci.
La decisione di dedicare la sala a Corradini è nata su iniziativa di Lions Albinea, Pro Loco e Gruppo Archeologico Albinetano. L’amministrazione ha immediatamente assecondato la richiesta che ha portato all’intitolazione.
Adriano era un artista e un uomo di cultura, socio attivo delle associazioni presenti ieri e anche stretto collaboratore della biblioteca Pablo Neruda.
Per ricordarlo hanno preso la parola il sindaco Nico Giberti, il presidente di Pro Loco Corrado Ferrari, la presidente del Gruppo Archeologico Albinetano Gabriella Gandolfi e la presidente del Lions Club Albinea Silvia Grendene.
“Il suo atteggiamento verso l’amministrazione è sempre stato votato alla più totale collaborazione e disponibilità – ha detto il primo cittadino – Con il suo amore per Albinea ci ha aiutato a ricordarci cosa sia il nostro territorio: la sua storia, le sue tradizioni e le sue bellezze. Ma il suo sguardo non era solo rivolto al passato. Aveva la mente aperta alle innovazioni e la mente proiettata al futuro”
La presidente dei Lions Albinea ha ricordato che Corradini fu per due anni presidente dell’associazione, rappresentante di Zona per il Distretto è membro dell’LCIF, la Fondazione Lions Club International, e che fu insignito del prestigioso riconoscimento “Amico di Melvin Johns.
“Adriano ha dimostrato, con l’eccellenza delle sue opere e la solerzia del suo lavoro, la serietà della vocazione al servizio lionistico – ha spiegato – ha sempre considerato l’amicizia come il fine e mai come un mezzo. Ha sempre adempiuto con onore e serietà ai propri obblighi di cittadino nei confronti del proprio paese, del proprio stato e della propria comunità e ha sempre agito con incessante lealtà nelle parole, negli atti e nelle azioni, donando spontaneamente lavoro, tempo e denaro. Adriano era sempre solidale con il prossimo, attento ai bisogni di chi gli stava vicino e ai bisogni sociali e culturali della comunità. Era un uomo generoso nella lode e cauto nella critica – ha concluso – Ha interpretato nel miglior modo l’etica lionistica, diventando per tutti noi, che lo abbiamo conosciuto, un esempio che continua a vivere nel nostro ricordo e a guidarci nelle nostre scelte”.
Al termine degli interventi il Duo Psiche, composto da Aghata Bocedi all’arpa e Valentina Bernardi al flauto traverso hanno eseguito una serie di arie di Verdi, Donizetti e di sonate di Nino Rota.
Infine il sindaco e il figlio di Corradini hanno svelato, tra gli applausi, la targa di dedica della sala che recita: “Sala Corradini, maestro d’arte e storico”.