Sabato 2 ottobre, alle ore 10, all’interno del parco del Diamante (quartiere Orologio), viene presentato il nuovo sistema informativo del Giardino dell’Arca dedicato all’ambientalista, pacifista, scrittore, leader politico ed europarlamentare Alexander Langer, in occasione del 26° anniversario della scomparsa.

L’appuntamento – che si svolge in concomitanza con la Giornata internazionale della non violenza, promossa dalla Assemblea generale delle Nazioni Unite il 15 giugno 2007 – rappresenta l’ultimo tassello del percorso di valorizzazione e riqualificazione del parco, promosso dall’Amministrazione comunale in stretta collaborazione con la Libera Università Popolare di Reggio Emilia, il Centro Sociale Orologio, il Centro Interculturale Mondinsieme e Istoreco, con l’adesione del Movimento Nonviolento di Reggio Emilia e l’attiva partecipazione del Tavolo sui Diritti Umani. All’iniziativa saranno presenti l’assessora alle Politiche per la Sostenibilità Carlotta Bonvicini e i referenti delle diverse realtà che hanno partecipato al percorso progettuale.

Il nuovo sistema informativo permetterà di rendere più fruibile e leggibile il significato del Giardino dell’Arca, uno spazio simbolico ideato dall’architetto del verde Vitaliano Biondi e alimentato nel tempo dalle numerose attività divulgative di Ugo Pellini che vuole alludere alla necessaria convivenza tra le nazioni, le culture, le religioni, anche come condizione fondamentale per una profonda riconversione ecologica del pianeta. Un apposito leggio, inoltre, renderà più esplicito il legame tra le otto essenze presenti nell’area e le diverse fedi religiose ad esse connesse.

 

ALEXANDER LANGER – NOTA BIOGRAFICA

a cura del professor Lorenzo Capitani

Alexander Langer (1946-1995) Sud-tirolese nato a Vipiteno, da padre ebreo e madre cattolica, vicino ai cattolici del dissenso e a Don Milani nella Firenze di fine anni Sessanta. Insegnante, giornalista, ricercatore, “uomo di confine oltre ogni confine”, ha saputo interpretare le istanze dei nuovi movimenti, con originalità e profondità, divenendo fondatore dei Verdi in Italia e parlamentare europeo, votato alla causa della riconversione ecologica e della convivenza tra i popoli. Con la forza dell’esempio e attraverso una presenza instancabile nelle situazioni di maggiore tensione internazionale, in particolare nelle aree martoriate della ex-Jugoslavia, ha rappresentato un punto di riferimento imprescindibile per un nuovo pensiero ecologico e pacifista, capace di interrogare in profondità i paradigmi di una civiltà occidentale, fortemente segnata dal primato di un mercato senza regole e di un esasperato consumismo. Anche dopo la tragica conclusione della sua esistenza, il lascito dei suoi scritti, delle sue molteplici iniziative in Italia e in Europa, delle sue proposte lungimiranti, risulta di straordinaria attualità e continua a costituire un patrimonio prezioso per una visione ecologica del futuro e per fronteggiare la grave crisi dal punto di vista ambientale che attraversa l’intero pianeta. La Fondazione Langer di Bolzano, parlando alle più diverse culture, oltre i più consolidati e cristallizzati schieramenti, ricorda con le sue numerose iniziative i punti essenziali di tale lascito: il dialogo e la convivenza tra i popoli, in un mondo contrassegnato da gravi instabilità, profonde ingiustizie, drammatici conflitti e bibliche migrazioni; la necessità di una vera e propria “conversione” di civiltà, per ritrovare rapporti con la natura rivolti ad un futuro credibile, desiderabile e sostenibile; il ripensamento critico, che dovrebbe caratterizzare ogni coscienza, come ogni governante nel mondo, di concetti come sviluppo e progresso.