Una lunga indagine condotta dai Carabinieri della Stazione di Gattatico aveva consentito di dimostrare come un 46enne di Campegine avesse organizzato una fitta rete di spaccio di cocaina che comprendeva diversi Comuni della bassa reggiana. Dagli esiti investigativi, posti all’attenzione della Procura della Repubblica di Reggio Emilia, alla fine dello scorso giugno ne era scaturita un’ordinanza di applicazione della misura coercitiva degli arresti domiciliari che, però i militari non avevano potuto eseguite poiché il campeginese, nel frattempo, aveva fatto rientro nel suo Paese d’origine. L’uomo, inoltre, titolare di reddito di cittadinanza, era stato segnalato per l’immediata sospensione del beneficio.
Lunedì scorso la svolta. Il 46enne, nel far rientro in Italia dalla Tunisia, è stato controllato al porto di Genova dalla Polizia di Frontiera che, compiuta la sua identificazione, ha dato esecuzione al provvedimento pendente traendolo in arresto e accompagnandolo al suo domicilio di Campegine ove ora si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Le indagini dei Carabinieri di Gattatico, inoltre, avevano consentito denunciare all’Autorità Giudiziaria altre tre persone per false dichiarazioni e favoreggiamento personale e identificare altri 15 giovani, tutti segnalati amministrativamente alla Prefettura di Reggio Emilia quali assuntori di stupefacenti.