Confcommercio-Imprese per l’Italia Reggio Emilia ha condotto nei giorni scorsi un’indagine presso i propri associati per tenere monitorato l’andamento economico del commercio, del turismo e dei servizi nel nostro territorio. I risultati dell’indagine consentono di trarre qualche conclusione.
«In sostanza -spiega il presidente di Confcommercio Reggio Emilia Davide Massarini- il sondaggio ci rivela che quasi il sessanta per cento delle attività si è attivata per comunicarsi digitalmente; il dieci per cento in più delle attività si è attivata nel corso dell’anno per vendere tramite canali digitali. L’antifragilità degli imprenditori reggiani ha dato segnali positivi soprattutto in un contesto come quello dei pubblici esercizi dove la carenza di personale ha reso ancora più complicata la gestione».
«Restano in sofferenza, per quanto in maniera più contenuta rispetto al 2020, il commercio al dettaglio non alimentare così come il settore alberghiero della pianura», aggiunge Davide Massarini.
«L’economia reggiana è in ripresa ma i danni provocati dalla pandemia – conclude Davide Massarini – sono ingenti. I dati nazionali ci dicono che i consumi sono crollati ai livelli più bassi degli ultimi quindici anni mentre continuano ad aumentare le spese obbligate, in particolare quelle relative all’abitazione che, nel 2020, hanno toccato il massimo storico assorbendo quasi un terzo della spesa complessiva delle famiglie. Occorre assolutamente scongiurare nuove restrizioni che andrebbero a minare il clima di fiducia, l’impegno degli imprenditori e i risultati emersi nell’ultimo trimestre».