La guardia cardiologica h24, attiva presso l’ospedale ‘Santa Maria Bianca’, è stata garantita sin dallo spostamento temporaneo, causa Covid, delle degenze di Cardiologia presso l’Ospedale di Carpi. La rimodulazione h12 a partire dal 1°luglio è legata all’attuale fase di riorganizzazione del reparto per il periodo estivo, che richiede la necessità di consentire le ferie agli operatori sanitari provati dal lungo periodo di emergenza, ancora in corso. La modifica oraria rimarrà contestuale al mantenimento, in questa fase, delle degenze all’Ospedale di Carpi e le eventuali urgenze notturne (20.00 – 8.00) di pazienti che accedono al Pronto Soccorso di Mirandola o dei degenti ricoverati presso lo stabilimento, verranno prontamente gestite dalla guardia cardiologica di Carpi.
Rispetto al ‘Santa Maria Bianca’, anche i progetti di realizzazione della nuova Medicina d’urgenza e della semintensiva pneumologica, già finanziati e prossimi alla partenza, confermano la volontà di continuare a investire sulla struttura. Potenziamento confermato recentemente anche dalla Regione Emilia-Romagna, che in occasione della visita del ministro Speranza, e la firma dell’Accordo di Programma V Fase I Stralcio, ha ricordato che sono quasi 20 i milioni di euro destinati ad interventi in capo all’Azienda USL di Modena, parte dei quali stanziati anche per l’ospedale di Mirandola.
La scelta di una progettualità a lungo termine è testimoniata anche dalla recente nomina del dottor Carlo Ratti, quale direttore facente funzione della Cardiologia del ‘Santa Maria Bianca’, in attesa che l’Azienda USL avvii il concorso per la nomina del nuovo primario. Ogni scelta riguardante il ‘Santa Maria Bianca’ è sempre stata condivisa con tutto il territorio e i sindaci dei vari Comuni. Le progettualità in corso di definizione saranno valutate e discusse insieme al nuovo direttore e, come già avvenuto in passato, con il Comitato di Distretto, formato da sindaci e Ausl, luogo deputato a decidere in maniera condivisa il futuro dell’Ospedale. Le strumentalizzazioni di queste situazioni temporanee non fanno altro che disorientare i cittadini mirandolesi e di tutta la Bassa modenese, che invece possono godere di una struttura sanitaria su cui si sono fatti e si faranno forti investimenti nei prossimi anni.