È stato pubblicato sul numero di maggio della rivista BMJOpen il progetto di ricerca sulla Televalutazione neurologica coordinato dalla Neurologia dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, diretta dal prof. Stefano Meletti, in collaborazione con il Dipartimento Interaziendale di Emergenza – Urgenza, diretto dal dottor Stefano Toscani (foto) dell’Azienda USL di Modena e della Neurologia dell’Ospedale di Carpi, di cui è Direttore il dottor Mario Santangelo.
Scopo del progetto di ricerca è testare una nuova tecnologia che consente di effettuare visite neurologiche a distanza in modalità di teleconsulto per il pronto soccorso. In prospettiva, il progetto potrà costruire una rete di tele-consulti tra le diverse strutture del territorio e individuare un punto di riferimento per ogni area della provincia. Il progetto è cominciato nel gennaio del 2021 e si concluderà nel settembre per la valutazione dei risultati.
“Solo il Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile – ha spiegato la prof.ssa Jessica Mandrioli neurologa, coordinatrice del progetto – ha a disposizione il neurologo ‘di guardia’ sette giorni su sette e H24. Il nostro obiettivo, quindi è stato quello di proporre un vero e proprio trial clinico per valutare l’efficacia di consulenze neurologiche a distanza per il pronto soccorso del Policlinico nelle fasce orarie in cui il neurologo non è fisicamente presente presso la struttura. È poi stata coinvolta la AUSL con la Neurologia di Carpi e il Pronto Soccorso di Mirandola per verificare la replicabilità dello stesso modello. Di fatto, questo progetto apre al Passaggio a un sistema Hub&Spoke 2.0 dove la tecnologia consente di abbreviare i tempi delle consulenze da parte dei centri di Terzo Livello” ha spiegato il prof. Stefano Meletti, e se il progetto si dimostrerà efficace potrà poi essere ampliato ad altre strutture del territorio provinciale e ad altre specialità.
“In assenza di Teleconsulto – ha aggiunto il dottor Giuseppe Pezzuto, Direttore pro-tempore del Pronto soccorso del Policlinico – per pazienti con questi sintomi, è necessario organizzare il trasporto a Baggiovara o Carpi con evidenti problematiche di tempo e difficoltà logistiche. Il Teleconsulto ci consente di effettuare la prima scrematura dei pazienti tempi brevi e decidere quelli che davvero devono essere trasportati a Baggiovara. La speranza è di riuscire ad installare questa metodica in tutti i Pronto Soccorso della Provincia”.
Questo risultato si ottiene grazie alla piattaforma multidisciplinare INTOUCH portatile, composta da una Testa robotizzata, uno Stetoscopio, Ingresso video HDMI per collegamento device diagnostici (ad esempio un ecografo). “Questa tecnologia – conclude il prof. Meletti – ci consente di sviluppare un sistema di consulenza neurologica a distanza, garantendo un percorso diagnostico-terapeutico non-inferiore rispetto alla valutazione neurologica standard <<di persona>> in termini di accuratezza, garantendo l’accesso ai trattamenti necessari, o una dimissione a domicilio, in tempi significativamente più rapidi rispetto al percorso attuale”.
Per il momento, il progetto di ricerca è applicato a pazienti di età superiore ai 18 anni, con sintomi riferibili a una possibile patologia neurologica acuta/subacuta, o a peggioramento di patologia neurologica nota, per i quali il medico di riferimento del PS ritiene indicata/necessaria una consulenza neurologica. È prevista la firma del consenso informato alla valutazione di tele-neurologia ed è ovviamente consentito per il paziente rifiutare il percorso di telemedicina richiedendo il trasporto per una consulenza di persona.
“La piattaforma consente al neurologo di guardia di andare oltre un semplice video-consulto. Con l’aiuto del personale infermieristico del Pronto Soccorso, il Neurologo di guardia si collega alla piattaforma e riesce a effettuare una serie di approfondite valutazioni a distanza, che consentono di decidere se disporre il trasporto alla Neurologia di riferimento o se gestirlo al Pronto Soccorso di primo accesso. Nelle aree periferiche il teleconsulto è ancora più importante in quanto oltre ad eliminare le distanze fra Ospedali, permette anche di offrire una copertura oraria maggiore” ha aggiunto il dottor Mario Santangelo, Direttore della Neurologia dell’Ospedale di Carpi.
Ad oggi sono stati gestiti con questa metodica circa 30 pazienti dal Policlinico. Di questi, 3 sono stati centralizzati in Neurologia. Di quelli rimasti al Pronto Soccorso di primo accesso, nessuno hanno poi necessitato un ricovero in Neurologia. Per l’area Nord sono stati valutati circa 10 pazienti.
“Si tratta di un progetto di ricerca molto significativo – conclude Stefano Toscani, Direttore del Dipartimento interaziendale di Emergenza-Urgenza – che ci consente di consolidare nuove modalità di lavoro in rete tra Aziende differenti e strutture differenti, dislocate su tutto il territorio provinciale. È stata ed è una grande occasione di crescita professionale per i nostri operatori che hanno potuto formarsi sul tema specifico. Un esempio di come l’innovazione tecnologica, unita alla capacità di collaborazione dei professionisti che è uno degli elementi di forza del nostro territorio, possa contribuire a un salto di qualità in termini di assistenza ai nostri cittadini”.