È nata “Modena Unesco Site”, la nuova App del Comune di Modena che consente uno straordinario percorso multimediale di approfondimento storico e artistico alla scoperta dei monumenti che fanno parte del sito patrimonio mondiale dell’umanità: piazza Grande, Ghirlandina, Duomo e Musei del Duomo, Palazzo comunale.
Ideata e progettata nell’ambito delle attività del Laboratorio Aperto nel settore della trasformazione digitale applicata a cultura, creatività e spettacolo, la nuova applicazione per dispositivi mobili è stata presentata questa mattina, venerdì 11 giugno, con una dimostrazione nella sede dell’ex Aem alla quale sono intervenuti Ludovica Carla Ferrari e Andrea Bortolamasi, assessori del Comune di Modena rispettivamente a Smart city e Promozione turistica e alla Cultura; Sebastiano Bisson e Ivan Moliterni del Laboratorio Aperto; i componenti del Coordinamento del sito Unesco e del gruppo di lavoro che ha creato la app.
La App “Modena Unesco Site”, come è stato sottolineato nel corso della presentazione, entra nel progetto di promozione turistica di Modena come uno degli strumenti principali per la ripartenza della città, dopo il lungo periodo di sospensione dovuto alla pandemia: “Il segnale tangibile di una strategia che punta sulla cultura, sul turismo consapevole e smart, sull’innovazione e sulla creatività condivisa”.
Gli ultimi dati sulle visite ai luoghi del sito Unesco dalle prime riaperture di maggio, indicano un interesse di nuovo in crescita per la città: i visitatori saliti sulla Ghirlandina sono stati 1.427 nel mese di maggio e già 563 nella prima settimana di giugno, con una percentuale di turisti stranieri dell’8 per cento; per le sale storiche del Palazzo comunale sono passati in maggio 145 visitatori, mentre sono stati 39 quelli dal 2 al 6 giugno; e sono state 258 le persone che hanno visitato il Nuovo diurno appena aperto, con 44 visite guidate. Nel 2019 i visitatori della Ghirlandina avevano raggiunto il numero record di 63 mila 669, ed erano stati quasi cinquemila i biglietti unici per il Sito Unesco: “Siamo al lavoro per raggiungere di nuovo quei livelli, utilizzando tutti gli strumenti di promozione che abbiamo a disposizione, tra i quali, appunto, la nuova app”.
L’app “Modena Unesco Site”, per la quale è previsto il download gratuito tramite gli store dedicati, arricchisce l’offerta di supporti tecnologici a disposizione della città e si presenta come uno strumento dinamico e interattivo, capace di unire curiosità, stimolo a visitare i luoghi culturali e approfondimento consapevole. I cinque percorsi attraverso piazza Grande, il Duomo, la Torre Ghirlandina, il Palazzo Comunale, e i Musei del Duomo sono articolati in 44 Punti di interesse (Poi) in grado di guidare il visitatore alla scoperta del patrimonio artistico-culturale che definisce l’identità storica di Modena e della sua comunità.
Dopo un lavoro di mappatura e ricerca, le opere e i luoghi inseriti all’interno dell’applicazione sono stati valorizzati con contenuti multimediali: testi e audio descrittivi in doppia lingua (italiano e inglese), corredo iconografico, immagini panoramiche a tutto tondo per permettere un contatto immersivo e coinvolgente, video inediti e contenuti avanzati, inquadrati in un’operazione di “edutainment” per apprendere divertendosi, funzionano come attrattori e aggregatori di conoscenze per il visitatore che intende esplorare le bellezze di Modena, ma si presentano anche come dispositivi capaci di potenziare il carattere innovativo dell’esperienza in città.
A questi contenuti si aggiungono, inoltre, fotografie d’epoca o di spessore documentale provenienti dall’Archivio fotografico del Museo Civico di Modena, dalla Biblioteca civica d’arte Luigi Poletti, dall’Archivio storico diocesano, valorizzati come ulteriori protagonisti del patrimonio storico di cui è dotata la città.
Modena Unesco Site è, dunque, una App che conduce i cittadini e i visitatori in un viaggio a stretto contatto con la meraviglia dei luoghi, ma anche un “oggetto multimediale” che raccoglie suggestioni spesso poco visibili ereditate da altre epoche e non immediatamente accessibili al grande pubblico: frammenti e istantanee provenienti dal passato che ricostruiscono i tratti, le forme e le figure dell’aspetto storico-urbanistico nella sua evoluzione temporale.
La App è prodotta dal Laboratorio Aperto di Modena grazie anche al set di competenze specifiche che porta in dote Ett Spa, partner tecnologico della RTI soggetto gestore del Laboratorio insieme al capofila FGB Srl SB e MBS Srl.
(immagine, da sinistra: l’assessora a Smart city e promozione turistica Ludovica Carla Ferrari, l’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi, Ivan Moliterni e Sebastiano Bisson del Laboratorio Aperto)