Reggio Emilia, con le “Favole di strada” i bambini raccontano la sicurezza stradale ai coetaneiE’ stato presentato oggi e sarà distribuito nelle scuole primarie reggiane il nuovo libro, dal titolo “Favole in strada”, creato dagli studenti reggiani insieme alla Polizia locale e in collaborazione con l’Ufficio scolastico territoriale sui temi della sicurezza stradale.

Il volume contiene dodici fiabe, ideate dagli alunni delle primarie che hanno partecipato al concorso indetto dal Comando di Polizia locale per l’anno scolastico 2019/2020 e illustrate dalle classi seconde dell’istituto Pascal.

Alla presentazione sono intervenuti il sindaco Luca Vecchi, il comandante di Polizia locale Stefano Poma, il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Paolo Bernardi, Roberta Cambuli e Luca Caleffi docenti dell’Istituto Pascal con una delegazione di studenti che hanno curato l’impostazione grafica del progetto.  Collegate con Google meet anche alcune delle classi vincitrici del concorso di scrittura creativa, i piccoli autori che hanno permesso la nascita del libro.

“Una bella iniziativa, che testimonia ancora una volta il grande impegno della Polizia locale di Reggio Emilia oltre il suo mandato istituzionale di gestione della viabilità e della sicurezza urbana, su temi fondamentali quali l’educazione stradale e la prevenzione a partire dalle generazioni più giovani – ha detto il sindaco Luca Vecchi – Un grande ringraziamento va anche alle scuole che hanno aderito, a dimostrazione della grande qualità dell’offerta formativa e della disponibilità a mettersi in gioco per costruire nuove progettualità e sperimentazioni innovative, come quelle che presentiamo oggi”.

“L’educazione stradale funziona davvero se la si impara fin da piccoli e se iniziamo fin da giovani a contrastare le cattive abitudini – ha detto il comandante Stefano Poma – Come Polizia locale crediamo fortemente nella collaborazione con le scuole, e in questo progetto in particolare, scritto e illustrato dai ragazzi per altri ragazzi della loro età: un elemento che rende il messaggio ancora più efficace non soltanto per i loro coetanei ma anche per noi adulti”.

“La collaborazione tra l’Ufficio scolastico e la Polizia locale di Reggio Emilia dura da lungo tempo – ha detto il dirigente Paolo Bernardi – ed è particolarmente importante perché ha visto in questi anni l’attivazione di diversi progetti sui temi dell’educazione stradale, che è di fatto il primo banco di prova per costruire educazione alla cittadinanza e alle regole di una comunità”.

Nell’edizione 2021 del libro, le classiche pagine rilegate sono state sostitute da un nuovo formato ideato dagli studenti del Pascal: un cofanetto contenete dodici pieghevoli illustrati per promuovere la cultura della sicurezza sulle strade. Il nuovo libro, stampato in oltre mille copie, sarà consegnato a tutte le scuole primarie del territorio comunale, quale strumento didattico che rimarrà a disposizione dei docenti per promuovere l’educazione stradale.

Le dodici fiabe protagoniste del cofanetto sono state selezionate da un’apposita commissione tra le decine di storie arrivate al Comando di Polizia locale nell’ambito del concorso di scrittura creativa indetto per tra le scuole primarie dello scorso anno scolastico.

Di seguito i dodici titoli dei racconti e degli autori selezionati: “Uno strano Venerdì” della classe 4° B della scuola Giuseppe Verdi, “Regolandia” classe 2° scuola Giosuè Carducci, “La banda dei furbetti” classi seconde della scuola Gino Bartali, “Lo strano pupazzo di neve e il magico cervo” classe 1° della Balletti, “Meglio tardi che mai” classe terza della Balletti, “Ostacolandia” classe 2°A della scuola Vincenzo Ferrari, “Il poliziotto pazzo” classe 4° C della Marco Polo, “Le avventure di Pinauto” classe 5° A dell’Ada Negri, “Bob e Carlo” classe 3°A della Guglielmo Marconi, “Pericolo in strada” classe 5°A della Guglielmo Marconi, “Cartelli in sciopero” della 5°A della Marco Polo e “Ce n’è per tutti” della 5° B sempre della Marco Polo.

Il libro è frutto di un lavoro corale che ha permesso di elaborare materiali didattici originali, prodotti dai ragazzi per parlare ai propri coetanei utilizzando lo stesso linguaggio. Si tratta di un’opera portata avanti negli ultimi due anni scolastici, due anni non facili, in cui la pandemia e la didattica a distanza hanno creato molte difficoltà alla scuola. Grazie alla tenacia del corpo docente del Pascal e ai ragazzi, che hanno creduto fortemente nella finalità educativa del lavoro, il progetto ha visto la luce pur con qualche ritardo. In particolare a curare la versione grafica del libero sono state le classi seconde a indirizzo grafico del Pascal coordinate dai docenti Marco Baldini, Roberta Cambuli, Luca Caleffi e Giulia D’Auria.