Dal 2016, in plurime e quotidiane circostanze, è stata sottoposta a vessazioni psicologiche da parte le marito che non risparmiava nemmeno il figlio 23enne della donna con loro convivente. Condotte maltrattanti anche davanti alla figlia minorenne della coppia, con cadenza pressoché giornaliera. Al termine delle indagini, i carabinieri in forza alla stazione di Bagnolo in Piano, a cui la donna temendo per la propria incolumità e per quella dei suoi figli si è rivolta, hanno denunciato alla Procura reggiana un 70enne italiano abitante a Bagnolo in Piano, accusato del reato di maltrattamenti in famiglia aggravato dall’essere compiuti davanti alla figlia minorenne.
Il sostituto titolare dell’inchiesta, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti dell’uomo della misura coercitiva di natura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, prescrivendogli di non accedervi più’ senza autorizzazione del giudice. Provvedimento di natura cautelare che ieri è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Bagnolo in Piano che hanno condotto le indagini.
Dalle risultanze investigative è emerso come la donna e il figlio 23enne, nato da altra relazione, fossero sottoposti a costanti vessazioni morali e minacciati di essere “sbattuti fuori casa”. La donna invitata a fare la prostituta al fine di guadagnare più soldi per la famiglia. Il ragazzo offeso costantemente con frasi del tipo “sei della famiglia delle scimmie”. Episodi vessatori quelli denunciati dalla donna che riscontati dai militari in forza alla stazione di Bagnolo in Piano hanno visto ottenere dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia il provvedimento di natura cautelare che, eseguito dai Carabinieri, ha posto fine alla condotta delittuosa dell’uomo.