“La straordinari nascita del nuovo polo di automotive del lusso a Reggio Emilia si declini sin dalla nascita a un patto provinciale per il lavoro”. Ad affermarlo è la Cisl Emilia Centrale, per voce del segretario generale William Ballotta.
“Così come già avvenuto in Regione, con il Patto per il lavoro e il clima, anche a Reggio Emilia le diverse parti imprenditoriali e sociali, assieme agli enti, sottoscrivano ora un patto per il lavoro e lo sviluppo. Il fatto che Silk-FAW, la joint venture tra Silk EV, società internazionale di ingegneria e design automotive, e FAW, uno dei maggiori produttori automobilistici cinesi, abbia scelto la nostra provincia è una notizia di strategica importanza per una serie diversa di fattori. Crea forza lavoro negli anni della più grande crisi, lo fa in un settore – quello dell’alta gamma – che non conosce rallentamenti. E’ sostenuto da un progetto industriale che ha alle spalle 130.000 dipendenti, degli americani di Silk EV e dei cinesi FAW, ha già dimostrato di sapere stare sul mercato con 3,5 milioni di auto vendute e ora si deve integrare con la realtà emiliana. Questi motivi – sostiene Ballotta – ci spingono a sostenere la necessità di condividere le scelte future di sviluppo attraverso un patto per il lavoro territoriale: oltre che il nuovo polo produttivo riguarderà lo sviluppo dell’area Medio Padana nel suo complesso”.
“In un territorio molto antropizzato – aggiunge Giorgio Uriti, segretario generale della Fim Cisl, la categoria di riferimento dei metalmeccanici – , ogni nuovo insediamento deve garantire sostenibilità ambientale e lavoro di buona qualità. Rispettare queste due condizioni significa creare i presupposti per adeguati insediamenti industriali. La capacità tecnica e i profili professionali più alti, da sempre presenti e formate nel cuore della motorvalley, possono completare l’insieme”.