Una delle maggiori problematiche determinate dal Decreto Riaperture è legata all’interpretazione di alcuno passaggi piuttosto indeterminati. CNA Modena chiede all’autorità locali di definire alcuni passaggi, così come è stato fatto in altre province.
“Tra gli operatori sono sorti molti dubbi, soprattutto per ciò che riguarda la determinazione dell’attività all’aperto. Crediamo opportuno un intervento che risolva queste problematiche, anche per evitare applicazioni del decreto che potrebbero variare da comune a comune”, rileva Alberto Papotti, segretario dell’Associazione.
CNA Modena, avanza anche alcune proposte interpretative. A cominciare dalla consumazione al banco, che dovrebbe essere considerata all’aperto qualora il banco sia accessibile direttamente dall’esterno del locale (ad esempio, tramite finestrature od altre aperture).
Le perplessità interpretative maggiori riguardano le strutture all’aperto. Mentre non ci sono dubbi che debbano essere considerati tali i dehors e i tendoni in plastica, CNA ritiene che debbano essere considerati all’aperto anche quei locali con soffitto fisso aperti su tre lati, anche tramite finestrature adatte a garantire l’aerazione dei locali. È un caso abbastanza frequente nelle terrazze dei locali in Appennino, dove peraltro la situazione climatica rischia di essere un fattore sfavorevole.
“Tutto questo – conclude Papotti – in attesa di una modifica a breve del Decreto che prevede un riduzione del coprifuoco”.