«Occorre avviare un confronto urgente, coinvolgendo il mondo della scuola e le forze sociali, affinché il prossimo anno scolastico possa avviarsi e svolgersi serenamente e in sicurezza». Lo chiedono il presidente della Provincia Gian Domenico Tomei e il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli in una lettera inviata giovedì 29 aprile al presidente del Consiglio Mario Draghi e al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.
Un problema tuttora aperto – si legge nella lettera – è la possibilità di assicurare almeno il 70 per cento delle lezioni in presenza a fronte di un 50 per cento di capienza sui mezzi pubblici che garantiscono il trasporto scolastico, «soprattutto in una realtà geografica policentrica e complessa come la provincia di Modena con numerosi studenti residenti in località lontane, anche dell’Appennino, che frequentano le scuole del capoluogo».
«Nei mesi scorsi – ricordano Tomei e Muzzarelli – sono stati messi in campo sforzi senza precedenti per potenziare la flotta dei mezzi pubblici», tuttavia, «oltre un certo limite non è possibile andare per oggettive carenze di mezzi, di infrastrutture e di disponibilità di personale all’interno del trasporto pubblico locale» e di conseguenza, per rispettare la percentuale contenuta nell’ultimo decreto entrato in vigore, le scuole superiori devono organizzarsi su più turni causando disagi sui tempi di percorrenza casa-scuola.
Grazie alle vaccinazioni – si augurano gli amministratori nella lettera – in futuro le soluzioni saranno più facili da trovare, ma, allo stesso tempo, è necessario riflettere da ora su come far funzionare al meglio la scuola.
Gli studenti delle scuole secondarie superiori sono stati costretti a continui cambiamenti dei modi e nei tempi di vita; servono, quindi, tutti gli sforzi affinché «ragazzi e ragazze, docenti e personale ausiliario, in ogni ordine e grado della scuola – concludono Tomei e Muzzarelli nella lettera – possano affrontare serenamente la fine dell’anno scolastico e si possa pianificare il miglior avvio per il prossimo».