La Casa di reclusione di Castelfranco si apre alla città con lo spettacolo teatrale “Donne e Resistenza. Creature d’Azione” che andrà in scena da martedì 13 a domenica 18 novembre a ingresso gratuito e con prenotazione obbligatoria. Per motivi organizzativi, lo spettacolo si svolge in una stanza chiusa con un massimo di 25 spettatori per ognuna delle sei serate, e per le autorizzazioni all’ingresso in carcere le prenotazioni si chiuderanno lunedì 5 novembre. Per informazioni: tel. 059 3091011; e-mail.


Realizzato dal Teatro dei Venti di Modena, con il patrocinio della Provincia di Modena e del Comune di Castelfranco e la collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, lo spettacolo è il compimento di un percorso, iniziato un anno fa, per integrare la Casa di reclusione all’interno del tessuto urbano, rendendola sede di incontro e dialogo tra il mondo del carcerato e l’esterno. Nell’ottobre del 2006, infatti, alcuni detenuti della Casa di reclusione, che ospita tossicodipendenti in regime di custodia attenuata, hanno partecipato a un laboratorio teatrale realizzando “Frammenti” che ha concorso al Premio nazionale Ustica per il teatro.

Gli stessi detenuti partecipano all’allestimento, per la parte tecnica e scenografica, di “Donne e resistenza”, storia ispirata a due staffette partigiane dell’Appennino modenese: Teresa Monari e Irma Marchiani. Lo spettacolo racconta della loro situazione di donne e partigiane e di due modi diversi di vivere un momento storico importante.

La ricostruzione storica e biografica è lo spunto per trattare un argomento che appartiene a ogni tempo: la persecuzione degli uomini liberi, la lotta per non estinguere i sogni, la resistenza all’immobilità. La musica che accompagna lo spettacolo, composta da Pino Dieni, è eseguita dal vivo. Il testo è il frutto di una ricerca durata quasi tre anni, che ha usufruito della collaborazione del Centro documentazione donna di Modena e dell’Istituto storico di Modena.

La Casa di reclusione di Castelfranco Emilia è da pochi anni destinata alla custodia attenuata di detenuti tossicodipendenti.
L’istituto, che ha annessa una sezione di casa di lavoro, potrà accogliere, a regime, 140 detenuti. E’ dotato di una struttura con venti aule-laboratori, tra le quali una falegnameria e un centro per il restauro, e di una azienda agricola che occupa 23 ettari di terreno. L’azienda produce ortaggi, per i quali si sta ottenendo il marchio biologico, e miele. Si sta inoltre impiantando un vigneto per la produzione di vino locale doc e di aceto balsamico.
La Casa di reclusione è divisa in due piani ognuno dei quali dotato di sala cottura e mensa comune self service. La struttura è dotata di infermeria con possibilità di degenza.