“Dopo diversi mesi di gestazione ha preso forma (o ci piacerebbe meglio dire ha cominciato a prendere forma) il Progetto Carpi presentato in Consiglio Comunale”. Riccardo Cavicchioli, presidente Lapam Carpi, commenta il progetto presentato dall’amministrazione della città dei Pio: “Dopo un iniziale momento di confronto con i rappresentanti del mondo economico risalente a diversi mesi fa, sono arrivate le note finali del documento elaborato dai quattro esperti incaricati a suo tempo dal Comune, presentate dal vicesindaco come ‘documento tecnico e non politico’, intendendo con questo che le proposte e le riflessioni contenute nell’elaborato dovranno poi prende forma in scelte precise di cui il mondo della politica dovrà assumersi le proprie responsabilità. Quindi, se non abbiamo inteso male, le 190 pagine del Progetto Carpi sono da considerare suggerimenti per lo sviluppo della città, soprattutto sul suo versante economico ancora prevalente, il comparto moda, da cui prendere spunto per impostare le politiche territoriali e di settore per i prossimi anni”.
Così il presidente di Lapam Carpi, che prosegue: “In questo momento, senza essere potuti entrare nel merito del corposo documento reso pubblico da poco, come organizzazione di categoria particolarmente legata al territorio carpigiano vorremmo ribadire la nostra intenzione di poter dare un contributo nell’impostazione dei futuri provvedimenti, naturalmente nel doveroso rispetto dei ruoli istituzionali. Anzi, forse una più ampia condivisione non solo iniziale, ma anche nella valutazione delle tesi contenute nel documento finale, forse avrebbe reso più efficace il ruolo dei diversi attori economici presenti sul territorio. Prendendo per buone le argomentazioni del vice sindaco Gasparini sul fatto che il percorso di condivisione ricomincia da oggi – sottolinea Cavicchioli – Lapam ribadisce la sua piena disponibilità al confronto che auspichiamo possa iniziare nel più breve tempo possibile. La città e il comparto moda, in particolare, anche in virtù della difficile realtà che si è venuta a creare per la crisi pandemica in atto, necessitano di risposte adeguate e tempestive. Risposte per la situazione pesante di oggi, ma anche risposte di ‘visione’ per il domani che verrà”.