I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, nell’ambito delle attività di prevenzione e repressione del traffico di droga, hanno individuato e tratto in arresto due soggetti di nazionalità italiana trovati in possesso di 7 chilogrammi circa di sostanze stupefacenti.

Durante le ordinarie attività di controllo del territorio, una pattuglia del Gruppo Operativo Antidroga del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria ha notato, all’interno del cortile condominiale di uno stabile ubicato in Bologna e da giorni sotto osservazione, alcuni individui intenti a scambiarsi, con fare sospetto, scatole alquanto voluminose.
L’intervento dei finanzieri ha colto di sorpresa i due soggetti (uno dei quali con precedenti specifici) mentre, all’interno di un garage locato “in nero” e utilizzando appositi macchinari, erano alle prese con il minuzioso confezionamento “sottovuoto” di 7 kg di marijuana, suddivisi in altrettanti involucri di cellophane.
Le successive perquisizioni personali e locali, condotte presso i domicili dei due responsabili, hanno consentito di rinvenire e sequestrare ulteriori 110 grammi di stupefacenti tra cannabis, cocaina e hashish, nonché bilancini di precisione, materiale per la suddivisione in dosi e il confezionamento del narcotico e numerosi fogli manoscritti riportanti nominativi e cifre, presumibilmente riconducibili all’attività di spaccio.

I 7 kg di stupefacenti intercettati avrebbero fruttato sul mercato oltre 70 mila euro. I due italiani sono stati tratti in arresto e associati alla locale casa circondariale, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, nella persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa. Gabriella Tavano.

L’attività, rientrante nel più ampio dispositivo di contrasto ai traffici illeciti messo in campo dalla Guardia di Finanza bolognese e di prevenzione e repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, testimonia l’impegno del Corpo volto, da un lato alla tutela della salute dei cittadini e, dall’altro, al contrasto di uno dei più proficui canali di approvvigionamento di capitali delle organizzazioni criminali, ponendosi quale sicuro punto di riferimento per la collettività.