Andranno direttamente alle famiglie in stato di bisogno che ne faranno richiesta la maggior parte delle risorse, pari complessivamente a 983.770 euro, destinate a Modena per le misure urgenti di solidarietà alimentare connesse all’emergenza da Covid-19.
Le restanti risorse, per un valore massimo di 225mila euro, saranno utilizzate per acquistare generi alimentari che, con il coordinamento della Protezione civile, verranno distribuiti alle famiglie bisognose dalle associazioni del Terzo settore in rete con i Servizi sociali.
La proposta dell’assessora alle Politiche sociali e l’Integrazione Roberta Pinelli, appena approvata dalla Giunta comunale, oltre alla ripartizione delle risorse, indica anche le linee di indirizzo per l’assegnazione dei buoni.
“La finalità primaria – spiega l’assessora Pinelli – è garantire quanto prima una minima capacità di spesa ai nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica. Con gli operatori dei Servizi sociali e dei Sistemi informatici abbiamo predisposto l’iter e la modulistica con cui i nuclei dovranno dimostrare lo stato di bisogno e richiedere il contributo, affinché si possa partire dalla prossima settimana con le domande, affinando e semplificando le procedure per rendere più snella anche l’erogazione dei fondi. Contiamo di erogare una prima tranche di buoni spesa già entro Natale”.
Le domande si potranno inoltrare delle ore 13 del 14 dicembre fino alle 13 di sabato 19 dicembre compilando la form on line a cui si accede dal sito Internet del Comune (www.comune.modena.it).
A maggio il Comune distribuì i buoni spesa a circa 2mila nuclei, per un valore complessivo di circa 610mila euro e per un valore medio a famiglia di circa 300 euro;
un altro migliaio di famiglie venne raggiunto dalla rete del volontariato, d’intesa con i Servizi sociali, attraverso la consegna diretta di alimenti acquistati con 250mila euro rientranti nello stesso stanziamento di oltre 900mila complessivi.
Oggi sono pari a 758 mila euro i fondi destinati a finanziare i buoni spesa che saranno erogati direttamente alle famiglie sulla scia di quanto fatto nella prima ondata della pandemia e, in parte, previa valutazione del servizio sociale professionale. Il Servizio sociale Territoriale potrà infatti provvedere all’attribuzione diretta di buoni spesa secondo i criteri in vigore per la concessione degli interventi economici.
Nell’erogazione dei contributi sarà attribuita priorità ai nuclei familiari non assegnatari di altre forme di sostegno pubblico. I requisiti di accesso faranno riferimento alla residenza, al possesso di risorse finanziarie inferiori a una certa soglia, nonché al peggioramento delle condizioni reddituali del nucleo famigliare per effetto di variazioni o cessazioni dell’attività lavorativa a causa dell’emergenza sanitaria da Coronavirus.