I finanzieri del Comando Provinciale di Modena hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo per equivalente – emesso dal Tribunale di Modena su richiesta della locale Procura della Repubblica – nei confronti di una società di San Prospero, ora fallita e già operante nel settore edilizio, fino a concorrenza della somma di circa 500mila euro.

L’operazione scaturisce da una complessa attività d’indagine, partita dall’attività ispettiva amministrativa svolta nell’ambito di un controllo automatizzato della dichiarazione dei redditi, all’esito della quale emergeva che il rappresentante legale della società aveva omesso di versare le ritenute operate ai dipendenti, per l’anno d’imposta 2016, per un importo complessivo di 413.286 euro, rendendosi così responsabile del reato di “Omesso versamento di ritenute dovute o certificate” previsto e punito dall’art.10 bis del D.lgs. 74/2000.

Le successive indagini patrimoniali effettuate dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Modena, coordinate dalla Procura della Repubblica del capoluogo geminiano, hanno consentito di individuare 15 unità immobiliari, 2 terreni e disponibilità finanziarie per oltre 34mila euro riconducibili al legale rappresentante pro tempore della società che, in esecuzione del decreto di sequestro preventivo per equivalente in argomento, sono state sottoposte a vincolo cautelare in relazione al debito erariale non essendo stato possibile individuare in via diretta il provento del reato, tenuto conto che la società è stata dichiarata fallita.

Le attività d’indagine eseguite – che allo stato hanno permesso di requisire immobili e disponibilità liquide per un importo complessivo stimato in oltre 240mila euro – si collocano nel solco degli obiettivi strategici istituzionali della Guardia di Finanza, tesi a orientare gli sforzi delle Fiamme Gialle a ricercare e reprimere le forme più aggressive di evasione ed elusione, a tutela della sicurezza economico-finanziaria del Paese ed a difesa dei contribuenti onesti.