“Questa è un’aggressione violenta e inaccettabile”. I docenti del “Barozzi” contestano i comunicati della Provincia. Per favorire il  Liceo  “Muratori” perderemo molte aule e saranno rifiutate centinaia di iscrizioni di studenti. “Hanno pure praticato di nascosto e incomprensibilmente due buchi nelle nostre pareti”.

Con questo comunicato i docenti dell’Ites (Istituto tecnico economico statale) “Barozzi” di Modena intendono rispondere a quanto affermato dalla Provincia di Modena negli articoli diffusi dalla stampa.

L’Istituto Barozzi di Modena il prossimo anno scolastico non disporrà più di due laboratori, 3 aule e 2 bagni che verranno assegnate al Liceo Muratori, “il quale potrà così”, scrive la Provincia “risolvere il problema del rispetto di tutte le misure di sicurezza anti Covid-19”.

Ma le cose non stanno così. Brevemente i fatti.

A un mese dall’inizio della scuola veniamo a sapere che verranno sottratti al Barozzi 5 spazi della sede: il laboratorio di chimica e il laboratorio linguistico, tre aule e due bagni. A causa di questa scelta del tutto inappropriata e incredibile, saranno ben 261 gli alunni che resteranno fuori aula e che dunque non potranno essere accolti dalla scuola, in quanto verranno a mancare circa 600 mq, corrispondenti a ben 7 aule in meno. Ci fa piacere per gli studenti del Muratori, ma per quelli del Barozzi resta l’incognita sia dei locali che della sicurezza.

Non sappiamo se sia vero che il Muratori-San Carlo abbia avuto un boom di iscrizioni, ma è evidente che queste notizie sono ben note alla Provincia. Ma altrettanto noto dovrebbe essere invece il boom di iscrizioni che il Barozzi sta avendo negli ultimi anni e del quale si è letto sui giornali. Ciò che è vero è che ogni anno noi dobbiamo rifiutare almeno trenta iscrizioni per mancanza di locali e che le nostre classi sono formate da una media di 25/27 studenti per mancanza di aule, con punte che superano i 32 alunni

La Provincia mai ci ha offerto “spontaneamente” di riprenderci per esempio i locali già occupati nel recente passato dal Muratori e che ci sarebbero serviti per non avere classi pollaio (siamo arrivati a numeri impensabili, fino a 32, insistiamo) e per non rifiutare iscrizioni.

L’inizio dei lavori di consolidamento della nostra scuola ci ha creato notevoli disagi. Abbiamo affrontato l’anno scolastico appena concluso con grosse difficoltà, cercando di resistere e lavorando quotidianamente in un cantiere, sopportando vibrazioni paurose, rumori costanti e odori pungenti di sostanze sconosciute, grazie alla convinzione che alla fine dei lavori avremmo riavuto la nostra scuola più sicura e più grande, capace di accogliere in sicurezza tutti gli studenti richiedenti l’iscrizione magari in classi di 22/23 alunni, in linea peraltro con le nuove esigenze sanitarie

Quanto programmato con grosse difficoltà per la riapertura di settembre ha tenuto conto degli spazi a disposizione, pochi già prima di questa “donazione” anche perché le aule del piano rialzato sono “dentro al cantiere” e non sappiamo, perché non ci è stato ancora detto, se ci saranno le condizioni per potervi operare in sicurezza. Le impalcature presenti nella facciata lato Monte Kosica, per ovvi motivi, non permetteranno l’apertura delle finestre e quindi le aule non potranno essere arieggiate come previsto dalle disposizioni sanitarie.

In una situazione così difficile e precaria, e in un momento di emergenza e di carenza di locali, ci arriva non una richiesta di confronto bensì l’informazione della decisione presa tra le due parti interessate, il Liceo Muratori e la Provincia di Modena, con il goffo tentativo di far sentire in colpa il terzo incomodo: il Barozzi, “in un’ottica di collaborazione quanto mai necessaria in questa fase di emergenza”.

La Provincia scrive in un comunicato rilanciato dalla stampa che “Con questa soluzione, la Provincia garantisce cinque spazi in più al Barozzi e cinque al Muratori”. Peccato che questi allettanti spazi in più fossero già assegnati al Barozzi. E’ un po’ il gioco delle tre carte o di come confondere abilmente le cose: il Barozzi avrebbe avuto le aule in più ottenute con la soppressione del ristorante CIR alla fine di tutti i lavori di consolidamento, come era stato promesso all’apertura del cantiere, ma questa probabilmente è un’altra storia. E’ la storia che il nostro sindaco Muzzarelli ci aveva raccontato e alla quale noi avevamo creduto. Una storia che viene smentita da un comunicato stampa arrogante e destituito di ogni fondamento, che si chiede alla stampa qui di smentire e rettificare.

Nel corso dell’affollatissimo Consiglio di Istituto che si è tenuto fino a tarda sera (in remoto) venerdì 31 luglio allargato a studenti e genitori, abbiamo saputo da un comunicato stampa che la decisione è presa: nessuna comunicazione ufficiale, nessun tavolo si è aperto per discutere di tale misura così delicata. Unico indizio: due “buchi” nella parete che ci divide dal Muratori, realizzati a nostra insaputa nel laboratorio di Chimica.

Proprio così: hanno praticato a insaputa della dirigenza e del personale del Barozzi due buchi in uno dei nostri laboratori, con una disinvoltura inaccettabile che ha creato disappunto e rabbia anche tra i genitori e sconcerto tra gli alunni che hanno appreso la notizia.

PER I DOCENTI DELL’ITES JACOPO BAROZZI