Prestare soccorso in montagna e in ambiente impervio più velocemente e in sicurezza. E’ questo l’obiettivo della collaborazione tra la Federazione Motociclistica Italiana e il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, stabilita da un protocollo di intesa che si è tradotto in un primo corso riservato ai tecnici e sanitari del Soccorso Alpino e Speleologico Emilia Romagna.

L’occasione per questa giornata formativa – tenutasi mercoledì 11 dicembre a Palagano (MO) – è stata la recente dotazione di un quad affidato agli operatori della Stazione Monte Cimone della provincia di Modena; il motociclo, predisposto anche per l’utilizzo di cingoli chiodati e quindi altamente efficiente anche in ambiente innevato, si è già rivelato di fondamentale importanza in alcuni interventi di soccorso nelle scorse settimane. ​Scopo del corso è stato quello di offrire ai tecnici CNSAS nozioni teoriche e pratiche per utilizzare al meglio delle possibilità questo mezzo di soccorso, ed allo stesso tempo garantire i massimi standard di sicurezza.

Mercoledì, sulla pista “Del Dragone” a Palagano, sull’appennino modenese, una ventina di tecnici del Soccorso Alpino Emilia Romagna hanno indossato casco e protezioni, guidati dal Coordinatore della Direzione Tecnica FMI Raffaele Prisco e dall’Istruttore Ottavio Piacentini. Dopo un briefing teorico, la lezione ha lasciato spazio a prove pratiche in cui è stata valutata l’idoneità alla guida fuoristrada da parte dei partecipanti.​ La giornata si è conclusa con un test di verifica scritto, che ha confermato l’utilità dell’evento formativo ed ha certificato i primi soccorritori alpini su quattro ruote.

Giovanni Copioli, Presidente FMI: “L’attuazione del protocollo di intesa con il Soccorso Alpino è di grande rilevanza perché, come già avvenuto in passato, anche in questa occasione abbiamo dimostrato quanto sia importante l’utilizzo di una determinata tipologia di mezzi in occasioni di operazioni di soccorso. Questo protocollo di intesa dimostra come la Federazione Motociclistica Italiana abbia un importante ruolo nel tessuto sociale del nostro Paese. I tecnici del Soccorso Alpino inoltre hanno potuto apprezzare la formazione fornita dalla FMI avendo così gli strumenti per mettere in atto le tecniche di guida utili in situazioni delicate come possono essere quelle di soccorso”.

Tony Mori, Coordinatore del Dipartimento Politiche Istituzionali FMI: “Sono davvero soddisfatto della giornata che ha avuto luogo mercoledì. La collaborazione tra FMI e Soccorso Alpino può e potrà risultare fondamentale in diversi contesti. Lo dimostrano i riscontri favorevoli avuti dopo questo appuntamento che, credo, si potrà ripetere in futuro in altre località. Come FMI, proseguiamo nel nostro lavoro di collaborazione con le Istituzioni; un’attività fondamentale tramite cui è possibile far capire l’importanza del motociclismo, e dei motociclisti, all’interno della nostra società”.

 
Siamo molto soddisfatti di questa collaborazione – ha sottolineato Sergio Ferrari, Presidente del Soccorso Alpino e Speleologico Emilia-Romagna – che ci ha visti impegnati su un fronte comune, quello di aiutare chi si trova in difficoltà. Auspico – ha concluso – questa sinergia continui e coinvolga in un prossimo futuro un numero sempre maggiore di tecnici, in modo tale da poter raggiungere velocemente e in sicurezza feriti e pericolanti negli ambienti impervi del nostro Appennino.