“Costruiremo un mondo nuovo di giustizia e vera civiltà” cantano le mondine Giovanna, Lisetta, Augusta, Martina, Graziella e Marisa, un gruppo di arzille signore ultraottantenni (Augusta ne ha 92 di anni) in prima fila tra i nonni volontari degli Itinerari Scuola-Città del Comune di Modena, perché la responsabilità di educare le giovani generazioni loro la sentono davvero e se ne fanno carico.
Sono le nonne e i nonni che ogni anno si recano nelle sezioni di scuole d’infanzia e nelle classi di primarie e secondarie della città per tramandare il loro saper fare, i racconti della loro infanzia, le memorie e con esse i valori della comunità, a bambini e ragazzi delle scuole del territorio.
Nel pomeriggio di mercoledì 4 dicembre si sono ritrovati in Municipio per quella che è ormai diventata la tradizione degli auguri di Natale con il sindaco Gian Carlo Muzzarelli. Il sindaco ha condiviso con loro aneddoti ed esperienze di vita e li ha ringraziati di cuore per “l’impegno straordinario nel tramandare e insegnare ai bambini, condividendo racconti e pezzi di vita vissuta, contribuendo quindi ad educare le giovani generazioni a diventare una comunità disponibile. Non voglio – ha sottolineato – scaricare su di voi la responsabilità di aiutare i nostri giovani a crescere, la voglio semmai condividere con voi, perché siete una ricchezza per la città e dedicare tempo agli altri fa bene anche a chi dona. Anche per questo lo scorso anno abbiamo fatto un appello affinché nuovi nonni venissero a rimpolpare le file dei volontari”.
Un appello a cui hanno risposto in tanti, come hanno sottolineato Katia Sighinolfi e Mila Benati del Centro educativo Memo che organizza e coordina gli Itinerari, fungendo anche da punto di riferimento per l’attività dei nonni volontari, insieme a Francesca Rossi dei Servizi Sociali.
Sono una dozzina le nuove “reclute” arruolate nei ranghi dei nonni volontari che dal prossimo anno scolastico metteranno a disposizione delle scolaresche modenesi tempo, competenze ed esperienze. Qualcuno di loro era già presente al pomeriggio di auguri in Municipio. A tutti è stato consegnato in dono il volume “Il tempo della Torre” di Rolando Montanini.
NONNI VOLONTARI CERCANSI – IN DIECI HANNO DETTO “SÌ”
Un ex corista della Corale Rossini, oltre che gran giocatore di bocce, che ama intrattenere con il cabaret; un nonno narratore che nelle fiabe mescola realtà e fantasia e che ha fatto dell’albero secolare di Moneombraro il protagonista di un racconto; un ex disegnatore di piante topografiche con una straordinaria passione per il disegno e una storia di bambino profugo dall’Istria tutta da raccontare.
Aldo, Franco e Alfredo sono solo tre dei nuovi nonni volontari che presto inizieranno ad andare nelle scuole di Modena a raccontare le loro esperienze nell’ambito degli Itinerari didattici proposti dal settore Istruzione del Comune di Modena. Sono infatti complessivamente una decina le nonne e i nonni che hanno risposto all’appello lanciato dal Centro Memo per trovare nuovi volontari per i percorsi “Il nonno e la nonna raccontano” e “Il nonno e la nonna sanno fare”: da sempre tra i più apprezzati degli Itinerari scuola città.
Ad oggi sono tre i nonni che vanno a scuola a raccontare coinvolgendo in totale 19 classi, ossia 475 alunni: Nonna Vanna con le favole tradizionali e moderne e le grandi storie di Shakespeare, nonno Giorgio con la vita nel secolo scorso e nonno Celso con le sue storie di apicoltore appassionato.
Il percorso che porta i bambini negli orti coinvolge invece ben otto zone ortive (Buon Pastore, Madonnina, San Faustino, Sant’Agnese, San Damaso, Crocetta, Albareto) e i referenti ortolani quest’anno accoglieranno negli orti 25 classi con 625 alunni coinvolti, dalla scuola dell’infanzia alla primaria per tre volte: in autunno per vedere i diversi prodotti coltivati e spiegare come si curano e si raccolgono, a primavera per lavorare un piccolo appezzamento di terreno che diventerà l’orto di classe e a maggio per la raccolta. Ci sono poi i percorsi dedicati ai fiori di carta che nonna Gabriella insegnerà a fare quest’anno ad altri 200 bambini e i racconti dei lavori femminili nelle campagne grazie alla testimonianza delle Mondine.
Obiettivo generale del progetto è trasmettere le conoscenze del passato alle giovani generazioni e aiutarle a capire meglio il presente per saper fare in futuro scelte consapevoli, adeguate e rispettose di sé, degli altri e dell’ambiente.