Esattamente un anno fa, il 20 novembre del 2018, un gruppo di uomini armati
ha rapito Silvia Romano nel villaggio di Chakama, in Kenya.
“Appoggiamo Amnesty International e altre ONG che hanno chiesto al governo italiano un impegno a 360 gradi affinché Silvia possa fare presto ritorno a casa – dichiara il Circolo Culturale Artemisia – In attesa di una risposta ufficiale, in concomitanza con la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, in queste ore vogliamo far sentire la nostra voce, e dimostrare pubblicamente a Silvia e ai suoi genitori tutto il nostro affetto e vicinanza”.
“Il Circolo Culturale Artemisia che ha come finalità la promozione dell’apporto femminile al cambiamento positivo della società riconosce in Silvia Romano un esempio del lavoro che le cooperatrici italiane svolgono in tutto il mondo per diffondere una cultura di pace, per promuovere l’istruzione dell’infanzia e delle donne, per la formazione e l’avvio al lavoro in paesi travagliati dalle carestie, dal terrorismo e dalle guerre.
Nel villaggio in cui è stata rapita, la sua assenza ha portato alla chiusura della scuola e dell’intervento così prezioso che Silvia Romano vi svolgeva a favore dei bambini e delle loro famiglie.
Non ci rassegnamo – conclude Artemisia – Teniamo accesa la speranza che Silvia possa essere restituita alla sua famiglia, all’Italia, all’Africa stessa”.