Sono ancora 168 i volontari attivi tra modenese, ferrarese e bolognese dopo l’ondata di maltempo che si è abbattuta nei giorni scorsi in Emilia-Romagna, impegnati nello svuotamento di cantine, pulizia delle strade, monitoraggio dei fiumi, in particolare Reno e Idice.
A Budrio (Bo), dove si è registrata la situazione più critica con la falla sull’argine dell’Idice chiusa al tempo record di due giorni, restano 20 persone, sulle 300, che non possono rientrare per motivi di sicurezza nelle loro case. Intanto proseguono e si accelerano i lavori nel cantiere per ripristinare l’argine.
Le previsioni meteo diramate dall’Agenzia regionale di Protezione civile su dati Arpae, autorizzano a ritenere che nei prossimi giorni il territorio regionale non sarà interessato da piogge consistenti. Dovrebbero verificarsi solo rannuvolamenti e piogge deboli e sparse, in gran parte limitate al crinale appenninico occidentale. Dalle ore serali di venerdì è prevista una intensificazione delle piogge sull’Appennino occidentale, con fenomeni localmente anche a carattere di rovescio.
In tutto il territorio regionale sono in corso sopralluoghi tecnici per verificare le conseguenze delle piene dei giorni scorsi, con schede di rilevazione dei danni che serviranno per la richiesta di dichiarazione di stato di emergenza già annunciata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini.
Restano condizioni di locale criticità moderata sugli argini di Secchia e Panaro per il lento deflusso delle acque, causato dalla contemporanea piena del fiume Po e nella pianura modenese, bolognese e ferrarese (zona D) per il lento deflusso della piena del fiume Reno a valle di Opera Reno, e per l’impossibilità di scarico delle acque del Cavo Napoleonico nel fiume Po.
Una nuova onda di piena del Po dovrebbe verificarsi nella giornata di sabato, a causa delle piogge previste fra Piemonte e Liguria.
In previsione dell’emanazione dei bandi per il riconoscimento dei contributi ai soggetti danneggiati, privati o imprese, la Protezione civile dell’Emilia-Romagna raccomanda, nel caso di lavori di ripristino, di conservare la documentazione delle spese sostenute (fatture e/o scontrini fiscali parlanti).