In campero in caravan, cresce in Italia l’attrazione per il turismo all’aria aperta. Un trend positivo che coinvolge anche l’Emilia-Romagna, una delle principali mete dei vacanzieri ‘on the road’, sia italiani che stranieri, grazie anche all’attrattività delle località balneari della Riviera adriatica, le tante città arte e gli itinerari per andare alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche e culturali del territorio.

A certificarlo è il Rapporto Emilia-Romagna 2019 sul turismo all’aria aperta, un’indagine frutto della collaborazione tra Associazione produttori caravan e camper (Apc) e Regione, su dati elaborati dal Ciset, il Centro internazionale di studi sull’economia turistica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Sono circa 8,7 milioni i turisti, italiani e stranieri, che nel 2017 hanno visitato il Belpaese, spostandosi a bordo di un camper o un caravan. Un dato che equivale al 7,6% degli arrivi totali nella Penisola (+ 4,3% sul 2016) e corrisponde a circa 56 milioni di pernottamenti in campeggi e aree di sosta (+4,3%), per un giro d’affari complessivo che s’aggira intorno ai 2,6 miliardi di euro (+3,4%).

E di questi 8,7 milioni il 7,6% ha avuto come destinazione l’Emilia-Romagna, con 4,3 milioni di pernottamenti in campeggi e aree di sosta e un fatturato che sfiora i 200 milioni di euro.

La fotografia del comparto delle vacanze en plein air in Emilia-Romagna, dell’industria italiana del caravanning e le iniziative della Regione per sostenere lo sviluppo di un segmento di mercato turistico in costante espansione, sono state illustrate oggi in Regione dall’assessore al Turismo, Andrea Corsini e il direttore marketing di Apc, Gianni Brogini.

“Siamo tra le Regioni- ha dichiarato Corsini- che in questi ultimi quattro anni hanno saputo innovare di più la propria offerta turistica, con risultati decisamente brillanti. Dati alla mano, in Emilia-Romagna le presenze totali sono cresciute dai 45 ai 60 milioni registrati lo scorso anno e il peso del Pil settoriale sull’economia è aumentato dall’8 al 12%. In questo scenario sono sempre più i turisti che scelgono di trascorrere le proprie vacanze on the road, un comparto che via via pesa in misura sempre maggiore a livello nazionale e che senz’altro può registrare ulteriori progressi anche nella nostra regione”.

“Dalla Riviera adriatica all’Appennino, passando per le città d’arte, i castelli e i borghi storici, ma anche i 14 cammini per viandanti e pellegrini, il viaggiatore itinerante che sceglie l’Emilia-Romagna per le proprie vacanze- prosegue Corsini- ha solo l’imbarazzo della scelta. Ricca anche l’offerta ricettiva del territorio, con moltissime aree di sosta attrezzate. E per incentivare e aprire nuove prospettive di sviluppo al settore, la Regione con un bando ad hoc ha messo a disposizione degli operatori 25 milioni di euro per la ristrutturazione e l’ammodernamento delle strutture ricettive, campeggi inclusi”.

 

Il turismo all’aria aperta in Emilia-Romagna 

Proprio l’alto grado di specializzazione dell’offerta e l’eccellente sistema turistico-ricettivo sono tra i punti di forza dell’Emilia-Romagna per capacità di attrazione del turismo all’aria aperta. Non a caso la regione è al primo posto in Italia nella speciale classifica per numero di punti di sosta (17% del totale nella Penisola) e si piazza seconda per le aree di sosta totali (9,9%) e per i camper service (17,5%).

Va poi tenuto conto dell’ottimo posizionamento dell’Emilia-Romagna nella casistica del bando promosso ogni anno da Apc per premiare con un contributo di 20.000 euro le amministrazioni locali che s’impegnano a predisporre e realizzare servizi per i turisti ‘on the road’, come area di sosta attrezzata. Dalla sua nascita nel 2001,infatti, ben 9 Comuni emiliano-romagnoli se lo sono aggiudicato: Montefiore Conca (Rn) nel 2002, Berceto (Pr) nel 2004, Migliarino (Fe) nel 2010, Sasso Marconi (Bo) nel 2011, Lesignano de’ Bagni (Pr) nel 2013, Salsomaggiore Terme (Pr) nel 2014, Riolo Terme (Ra) e Santarcangelo (Rm) nel 2016 e, infine, Cesenatico (Fc), premiato lo scorso settembre in occasione dell’ultima edizione del Salone del Camper a Parma. Con questi risultati, l’Emilia-Romagna è al terzo posto della speciale classifica dei territori più premiati dopo Toscana e Piemonte.

“L’Emilia-Romagna- aggiunge Simone Niccolai, presidente di Apc- si è confermata negli anni come una Regione particolarmente attenta all’esplosione del turismo in libertà, sia per quanto riguarda il mercato delle immatricolazioni dei veicoli cosiddetti “ricreazionali” (camper e roulotte) sia, soprattutto, in relazione alla capacità di attrazione e realizzazione di un’efficiente rete di servizi di accoglienza. L’Emilia-Romagna, tra l’altro, svetta per la presenza di numerosissime aree di sosta e ben 9 Comuni della regione si sono aggiudicati il nostro bando annuale per contribuire al potenziamento e riqualificazione delle strutture ricettive. Questa sua attenzione al movimento del turismo on the road, anche a livello legislativo e promozionale, la rende una delle Regioni più ‘camper friendly’ in assoluto”.

 

Un portale web dedicato

Tra le iniziative della Regione per la promozione e valorizzazione le potenzialità del turismo in libertà c’è anche la creazione all’interno del portale EmiliaRomagnaTurismo.it di un’apposita sezione, “En Plein Air: Emilia-Romagna in camper” (http://www.emiliaromagnaturismo.it/it/plein-air), per fornire indirizzi e dare consigli utili per poter vivere nel miglior modo possibile un’esperienza di viaggio ‘on the road’.

Il portale suggerisce 28 itinerari su tutto il territorio regionale e che, accanto ai luoghi più noti, offrono anche mete meno battute. Organizzati per temi di interesse – storico-culturale, naturalistico-escursionistico ed enogastronomico – e visualizzati direttamente sulle mappe on line, gli itinerari propongono un viaggio tra storia, natura e quanto di meglio la tavola offre ai buongustai. Ogni itinerario è inoltre corredato di schede illustrative che informano sui luoghi, sulle aree e sui servizi segnalati dalle mappe.

 

Il mercato dei veicoli per il turismo all’aria aperta

L’Emilia-Romagna è un ottimo mercato di sbocco anche per l’industria italiana del caravanning. Sono una cinquantina le case costruttrici aderenti all’Apc che operano in Italia, con circa 2.000 dipendenti diretti, ai quali si aggiungono altri 5.000 addetti dell’indotto. Il tutto mette in moto un giro d’affari che supera il miliardo di euro all’anno.

In particolare, in Emilia-Romagna si sono registrate nel 2018 798 nuove immatricolazioni di camper (13% sul totale nazionale) e 2772 trasferimenti netti di proprietà. A questi numeri vanno aggiunti 79 nuove immatricolazioni di caravan (10,2), oltre a 952 trasferimenti netti di proprietà. Bene in regione l’andamento del mercato dei veicoli destinati alle vacanze all’aria parte anche nel primo semestre 2019, con 537 nuove immatricolazioni e 1.455 compravendite di camper e 69 nuove immatricolazioni e 455 compravendite di caravan.

Il primato provinciale di vendite nei primi sei mesi del 2019 è appannaggio di Bologna, con 132 autocaravan e 21 caravan nuovi di zecca.  Seguono nell’ordine Modena (105 + 15), Rimini (68 + 3), Reggio Emilia (57 + 10), Forlì-Cesena (51 + 6), Ferrara (31 + 7), Parma (27 + 4) e Piacenza (26 + 2).