Inclusione sociale, la Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) si diffonde sempre più nelle scuole primarie di Reggio Emilia. Il progetto pilota di traduzione in simboli del menù della mensa scolastica era partito un anno fa con alcune classi delle Primarie Leopardi e King di Reggio Emilia. Visti gli esiti positivi l’iniziativa ora approda in diversi plessi con l’obiettivo futuro di coinvolgere tutte le scuole elementari del territorio. E’ partito nei giorni scorsi il corso di formazione per tutti i docenti coinvolti, a seguire, l’approccio innovativo sarà adottato nelle relative classi.
Il menù della mensa scolastica sarà trasformato in simboli come segno di attenzione e per sensibilizzare il territorio a un nuovo linguaggio che è utilizzato da un numero crescente di bambini e adulti con bisogni comunicativi complessi. L’obiettivo è predisporre un ambiente sempre più accogliente e informato su modalità di comunicazione alternative per includere e ampliare la partecipazione e l’integrazione di chi è in difficoltà comunicativa. L’iniziativa offre infatti ai bambini l’opportunità di essere consapevoli, di comprendere gli ingredienti degli alimenti che vengono loro proposti e di esprimere le proprie preferenze. Permette inoltre l’anticipazione e la condivisione con i compagni delle proposte alimentari che cambiano nell’arco della settimana.
L’iniziativa è stata ideata e realizzata dagli operatori che all’interno della Neuropsichiatria Infanzia e adolescenza dell’Ausl Irccs di Reggio Emilia si occupano di Comunicazione Aumentativa Alternativa e dal Gis – Genitori per l’inclusione Sociale (che da diverso tempo sono presenti sul territorio con iniziative di promozione della CAA). L’approccio della CAA consente, a chi ha difficoltà, di interagire meglio con gli altri e con l’ambiente. Le strategie e gli strumenti utilizzati sono utili per i bambini che hanno delle patologie che compromettono la comunicazione e per i piccoli stranieri che non parlano la lingua italiana, ma sono motivanti anche per tutti gli altri bambini. Dai risultati della verifica effettuata a giugno sull’esperienza pilota dello scorso anno si deduce infatti, come la proposta abbia contribuito significativamente a migliorare l’inclusione e la partecipazione di tutti i bambini, non solo quelli che hanno delle difficoltà, a un momento significativo nella giornata scolastica. Da lì l’idea di estendere il progetto ulteriormente ad altre scuole del primo ciclo.
Alla realizzazione hanno collaborato Ufficio scolastico provinciale, Officina Educativa, Cirfood, Reggio Emilia Città senza barriere/Fcr .
Le classi coinvolte sono circa 20 provenienti da 7 istituti comprensivi: Istituto comprensivo “Pertini 1”; Istituto comprensivo “Pertini 2”; Istituto comprensivo “Kennedy”; Istituto comprensivo “Leonardo Da Vinci”; Istituto comprensivo “Manzoni”; Istituto comprensivo “Ligabue” e Istituto comprensivo “Correggio 1”. Il gruppo CAA NPIA dell’AUSL di Reggio Emilia è composto da: Simona Pedrazzi; Antonella Intermite; Margherita Paoluzzi; Laura Redeghieri.