Sono in arrivo gli indennizzi per i risparmiatori coinvolti nei crack bancari, come previsto dalla Legge di Bilancio 2019, tramite il Fondo Indennizzo Risparmiatori (FIR). Il ricorso al Fondo è stato disciplinato con il Decreto Crescita, e con il successivo decreto attuativo.
Le Banche interessate sono quelle “risolte”, come Banca Etruria, Banca delle Marche, Carife e Carichieti, e quelle poste in liquidazione, Banca Popolare di Vicenza e altre nove Banche minori.
Sono previsti indennizzi automatici per chi ha un reddito imponibile inferiore a 35.000 euro, o un patrimonio mobiliare inferiore a 100.000 euro. Per chi non rientra in questi requisiti è stato ideato un processo di verifica semplificato da parte di una Commissione istituita presso la Consap.
Difficile stimare il numero di persone coinvolte nella nostra provincia, ma si ipotizza siano almeno un migliaio.
Potranno essere indennizzati:
- gli obbligazionisti subordinati, che possono ricevere il 95% del costo di acquisto, entro il limite massimo di 100.000 euro per ciascun risparmiatore.
- gli azionisti, che invece possono ricevere il 30% del costo d’acquisto, entro il limite massimo complessivo di 100.000 euro per ciascun risparmiatore.
Gli indennizzi spettano anche ai successori mortis causa, al coniuge, al convivente more uxorio o di fatto (secondo quanto definito dalla Legge sulle unioni civili del 2016).
Federconsumatori Modena è a disposizione per assistere ed accompagnare i risparmiatori coinvolti nei crack bancari nei complessi percorsi che sono stati previsti.