“Hai voluto la bicicletta? Adesso pedala!”. Lo sentiamo dire spesso, ma che in questo caso non è una metafora, ma una realtà che parla di emancipazione femminile. Nelle scorse settimane un gruppo di donne di origine straniera ha seguito le lezioni di un mini corso di avviamento alla bicicletta organizzato da UISP in collaborazione con la ciclofficina Raggi Resistenti e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna all’interno del progetto “Il linguaggio della corporeità: le differenze in gioco”.
Si tratta di dieci donne e ragazze per la maggior parte residenti a Montecchio Emilia e provenienti da diversi Paesi, che non hanno mai usato le due ruote pur avendone intuito subito le potenzialità: spostamenti più veloci, autonomia e il piacere di una pedalata all’aria aperta. Il mini corso, fatto di una lezione teorica e due lezioni pratiche, è iniziato martedì 8 Ottobre nella sede della Ciclofficina Raggi Resistenti e si concluderà martedì 22 Ottobre a Montecchio Emilia, nell’area ciclabile di via Campagnazza.
Nella prima lezione nella sede della ciclofficina, Luca Gandolfo ha presentato il mezzo e informato le partecipanti sulle norme di circolazione e le buone pratiche di un uso responsabile della bici. Ma è nella lezione pratica che è uscito tutto l’entusiasmo, la curiosità e la determinazione di questo gruppo di donne e della loro prima volta in bicicletta. Due ore alle prese con l’equilibrio, le cadute, il sudore e la soddisfazione di riuscire finalmente a pedalare da sole. Una conquista di libertà in movimento che passa attraverso il corpo e un mezzo, la bicicletta, che ha sempre rappresentato per le donne un grande strumento di libertà ed emancipazione. Il corso terminerà martedì 22 Ottobre a Montecchio con l’ultima lezione pratica.