Martedì scorso 8 ottobre, la Squadra Mobile della Questura di Bologna ha rintracciato ed effettuato il fermo di indiziato di delitto di un soggetto italiano, L.G. del 1971, resosi responsabile, la domenica antecedente, del reato di rapina presso la Farmacia “Beata Vergine di San Luca”.
Un soggetto italiano, a volto scoperto, alto 180 cm, capelli neri, con maglia scura e zainetto giallo, si aggirava in maniera sospetta nei pressi della Farmacia in via D’Azeglio. Questo comportamento è durato diversi minuti: il soggetto, infatti, è entrato ed uscito diverse volte dal locale, fino a quando non è scattato il momento propizio. Nessun cliente all’interno della farmacia e solo due farmaciste donna all’interno. A quel punto l’uomo si è avvicinato al bancone ed estraendo un coltello ha minacciato le farmaciste facendosi consegnare tutto l’incasso. Una volta ottenuto il bottino, circo 400 euro in contanti, il rapinatore si è dileguato passando per le strade affollatissime del centro storico.
Sull’episodio delittuoso ha iniziato ad effettuare le indagini la Squadra Mobile della Questura che è riuscita a ricostruire in pochissimo tempo i movimenti dell’uomo, riuscito a far perdere le proprie tracce nell’immediatezza del fatto. Il rapinatore, infatti, appena uscito dalla Farmacia si è mimetizzato tra la folla ed è entrato all’interno di un tabacchi dove, per camuffarsi, ha indossato una maglia di un diverso colore rispetto a quella indossata nella farmacia impedendo così ai poliziotti intervenuti di individuarlo.
A quel punto è scattata la caccia all’uomo. Gli Agenti della Squadra Mobile – Sezione crimine diffuso, avendo ben in mente i filmati delle telecamere della farmacia, hanno rintracciato il rapinatore dopo due giorni in viale Pietramellara, non lontano dalla stazione ferroviaria. L’uomo, G.L., quarantottenne originario di Catania, è stato accompagnato in Questura, qui si è proceduto al fermo di indiziato di delitto nei suoi confronti. Il provvedimento è stato poi convalidato dal GIP che ha disposto nei confronti del rapinatore, anche alla luce del quadro indiziario prospettato dalla Squadra Mobile, la custodia cautelare in carcere.