Un viaggio attraverso i diversi aspetti dell’informatica neuromorfica, quella cioè che si basa sulle architetture e sulle dinamiche dei neuroni e delle sinapsi: dai modelli di calcolo biologicamente realistici all’elettronica sinaptica per guidare reti neurali artificiali di ultima generazione. E’ questo l’obiettivo del seminario “Brain-Inspired Computing: dalla neuroscienza all’Intelligenza Artificiale”, organizzato dal Dottorato di Ricerca in Neuroscienze di Unimore e patrocinato dal Dottorato di Ricerca in ICT, dal Laboratorio ELECOM e dal Laboratorio Avanzato di Bioimmagini, da AImageLAB e dalla AI Academy, che si terrà venerdì 11 ottobre, dalle 10.30 alle 17.30, nell’Aula Magna del Centro Servizi della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Unimore (via del Pozzo 71).
Negli ultimi anni la ricerca in Intelligenza Artificiale ha ottenuto risultati di altissimo rilievo garzie alla introduzione di reti neurali artificiali anche con numerose applicazioni industriali e servizi. I modelli neurali impiegati sono assai diversi da quelli umani e hanno problemi di inefficienza energetica, di flessibilità e generalizzaione. Una delle principali sfide per il futuro dell’IA è trarre ispirazione dal modo in cui il cervello umano elabora informazioni per sviluppare nuovi hardware e software in grado di approssimare le capacità computazionali di neuroni e sinapsi. Questo seminario affronta questo problema in uno scenario altamente interdisciplinare.
Dopo l’apertura del Rettore Angelo O. Andrisano e del Direttore del Centro Interdipartimentale di Neuroscienze e Neurotecnologie di Unimore prof. Carlo Adolfo Porro sono previste tre sessioni di lavoro.
Il tema della prima sessione, in programma dalle 10.30 alle 12.15, sarà “Neuroscienze sperimentali e computazionali”, presieduta dal prof. Jonathan Mapelli di Unimore; seguirà, a partire dalle 13.30, la sessione “Elettronica e hardware di ispirazione neurale”, presieduta dal prof. Paolo Pavan di Unimore. La parte conclusiva, dalle 15.30 alle 17.15, sarà dedicata alle “Reti neurali artificiali” a cura del prof. Simone Calderara di Unimore.
“Vogliamo esplorare aree di ricerca apparentemente distanti come neuroscienza sperimentale e computazionale, elettronica e informatica – commenta il prof. Paolo Pavan – mantenendo un filo conduttore dato dalle prestazioni mostrate dal sistema nervoso”.
Per maggiori informazioni è possibile contattare il prof. Francesco Maria Puglisi del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”, allo 059/2056352 o scrivendo a francescomaria.puglisi@unimore.it.