Venerdì 4 ottobre (ore 18.30) gran finale per ‘Suoni dai balconi’, la rassegna di concerti “sospesi”, affidato al clarinetto di Mirco Ghirardini e alla tuba di Gianluigi “Gialla” Paganelli che si esibiranno su un verdeggiante terrazzo in via Emilia San Pietro 42. Molto attivo nella musica contemporanea il primo – è membro dell’ensemble milanese Sentieri Selvaggi e fondatore di Icarus Ensemble – e diviso tra la musica da camera e il jazz il secondo – sono entrambi in forze nel Concerto a fiato L’Usignolo. In duo propongono “Musiche”, una performance ad alto tasso di improvvisazione con un repertorio vario e sorprendente di musiche dal mondo, dalla tradizione popolare dei ballabili emiliani al kletzmer, la musica tradizionale delle comunità ebraiche dell’Europa orientale.
La seconda edizione di Suoni dai balconi è promossa da Associazione culturale Pocket (quelli di Tipo Magazine) in collaborazione con Arci, Idee di gomma, Acc.Qua – Accademia di Quartiere e UniTre – Università delle tre età con il contributo del Comune di Reggio Emilia nell’ambito del bando Restate 2019. Quattro date in altrettante zone della città, in programma ogni venerdì fino al 4 ottobre con una formula di ascolto inedita quanto il contesto: gli artisti, reggiani e non, si esibiranno dai balconi delle abitazioni come su un palcoscenico, mentre il pubblico assisterà al concerto con il naso all’insù. Il programma musicale, che va dalla musica contemporanea alla classica, passando per la musica popolare e il jazz, anche quest’anno è affidato al maestro Mirco Ghirardini.
Suoni dai balconi – realizzata con il sostegno di Capelli Service, media partner Rec Eventi – propone un nuovo concetto di performance. «La formula del concerto “sospeso” – spiegano gli organizzatori – permette di arricchire lo spazio dello spettacolo musicale grazie alla scenografia non consueta, mentre le location inedite provano a invertire le direttrici consolidate della cultura trasformando i quartieri in destinazione. Pensando a un modo diverso di vivere luoghi non convenzionali del tessuto urbano, già dall’anno scorso abbiamo potuto fare esperienza concreta di innovazione sociale e relazioni dal basso. Il linguaggio dell’arte, in particolare quello della musica, si è rivelato strumento privilegiato per interpretare e qualificare lo spazio urbano dei quartieri reggiani come crocevia di istanze culturali e relazionali, oltre che architettoniche e urbanistiche».
La rassegna, attraverso il coinvolgimento attivo degli abitanti, si pone come un’opportunità per sperimentare e rafforzare la rigenerazione sociale, innescando un dialogo con il quartiere e provando a creare comunità. L’obiettivo è offrire occasioni di socialità e sperimentare un nuovo utilizzo degli spazi comuni e privati, che si aprono al quartiere stesso e alla città, grazie anche alla collaborazione delle organizzazioni che vivono e operano sul territorio.
Nel 2018 Suoni dai balconi ha promosso sei concerti in altrettanti luoghi della città (via Ettore Barchi, piazza Zara, via Balletti, via Don Pasquino Borghi, piazza stranieri), con una data speciale dal balcone del Municipio in chiusura della rassegna. Tra i protagonisti della scorsa edizione ci sono stati il violinista Daniele Richiedei, il fisarmonicista Thomas Sinigaglia, il percussionista Luciano Bosi, Tiziano Bianchi alla tromba, la cantante Elizangela Torricelli e Mirco Ghirardini al clarinetto.