Una donna che si stava recando in Tribunale, citata in un processo come parte offesa, entrando nell’edificio è stata fermata all’ingresso dagli addetti al controllo, immediatamente dopo che i segnali di allarme del metaldetector avevano cominciato a squillare. Sono subito intervenuti i Carabinieri della sezione radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia. Nella borsa della donna sono stati rinvenuti due proiettili inesplosi: uno marca winchester calibro 30.06 SPRG e uno marca CCI calibro 22 modello Stiger L.R.. Con l’accusa di porto abusivo d’arma i Carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Reggio Emilia hanno denunciato alla Procura una commerciante 50enne romana, sequestrandole quanto aveva nella borsetta.
E’ successo ieri mattina all’interno dello Palazzo di Giustizia di Via Paterlini a Reggio Emilia dove i Carabinieri della sezione radiomobile, su input dell’operatore del 112 allertato dagli addetti alla sicurezza del Tribunale, poco dopo e 12,00 sono dovuti intervenire all’ingresso ed esattamente presso l’area dove si svolgono i controlli delle persone che accedono in Tribunale in quanto gli addetti al controllo avevano fermato una donna che passando aveva attivato l’allarme del metal detector. La donna, fermata ed identificata, in effetti risultava possedere nella borsa i 2 proiettili. Presso la vicina caserma di Corso Cairoli i militari provvedevano a sequestrare le munizioni illegalmente detenute dalla donna, che dopo le formalità di rito veniva rilasciata con a carico una denuncia in stato di libertà per il reato di detenzione abusiva di armi.