Macchie di colore che fanno capolino tra gli alberi, immagini evocative che appaiono improvvisamente mentre si percorrono le vie della città, rimandi alla storia dei luoghi che tracciano un legame nel tempo. Questo è il progetto T.A.G., Torre Arte e Graffiti, che riprende in questi giorni, per terminare entro l’anno, promosso da Inrete Distribuzione Energia – la società del Gruppo Hera che gestisce la distribuzione di gas ed energia elettrica in Emilia-Romagna. La trasformazione in opera d’arte urbana riguarderà questa volta quattro cabine elettriche, tre delle quali andranno a completare il percorso ciclopedonale cittadino lungo il fiume Santerno, iniziato lo scorso anno con le prime otto torri realizzate.
A queste si aggiungeranno anche ulteriori sette cabine del gas. Prosegue quindi l’impegno di Inrete in questo progetto di rigenerazione urbana. Una scelta non scontata, per una società che opera nel campo dell’energia, ma che trova radici nel supporto che Hera da sempre fornisce alle attività di valorizzazione del territorio; radici ancora più forti in questo caso, perché il progetto è nato all’interno di Inrete stessa da un’idea di giovani tecnici, ha avuto l’assenso di Con.Ami. proprietario delle strutture, per poi svilupparsi e realizzarsi con la collaborazione dell’associazione culturale imolese Noi Giovani.
Una galleria d’arte all’aria aperta sta quindi prendendo forma gradualmente nella città, senza alcun consumo ulteriore di suolo: su ciascuna cabina del Gruppo Hera, come già fatto in precedenza, dipingeranno uno o più giovani artisti locali, nazionali o internazionali, che con i loro diversi stili regaleranno ai cittadini un itinerario artistico, con opere capaci di raccontare una storia legata al contesto in cui sono inserite.
Le cabine coinvolte
Le quattro cabine elettriche coinvolte in questa seconda edizione del progetto si trovano in via Pirandello (all’interno dell’area che ospita le giostre), in via San Pietro in Pitolo (nei pressi dell’incrocio tra via Santa Lucia e via Pirandello), in via S. Agostino (nei pressi della rotonda tra via Pirandello, via S. Benedetto e via S. Agostino) e in via 1° Maggio sulla rotonda con via Mattei.
Le 7 cabine del gas invece sono situate lungo via Oriani (vicino al palazzetto dello sport), in via Saffi (all’altezza dell’incrocio con via S. Agostino), in via Aspromonte di fronte allo Zoo Acquario, in via 1° Maggio (sulla rotonda con via Mattei), in via Cavour (all’incrocio con via D’Azeglio), in viale Rivalta (incrocio via Mazzini, nei pressi della scuola materna) e in via Marconi (di fronte civico 93 vicino al campo da calcio di via Pambera).
Gli artisti al lavoro e tante storie da raccontare
Tanti gli artisti al lavoro, tra cui Tristan Vancini di Bologna, Zed1 di Firenze, la milanese Camilla Falsini, Mr Thoms di Roma, Andrea Buscaroli (Imola), Alessandro Suzzi (Trani), ExitEnter (toscano).
Anche in questa edizione, si alterneranno differenti stili e rappresentazioni. Alcune opere saranno, infatti, realizzate in chiave astratta (lettering, graffiti, etc), per altre invece sarà utilizzato un linguaggio più figurativo (di realismo, street art).
Per ogni cabina elettrica e del gas sono stati scelti un tema e un artista responsabile dell’intervento. Il direttore artistico del progetto, Cesare Bettini, ha fornito a ogni street artist una documentazione completa con informazioni, foto, video e testimonianze relative alla zona, garantendo al progetto completezza e uno stretto legame con il territorio e le sue tradizioni.
Già al lavoro su due cabine del gas
Sono due le cabine del gas sulle quali si sta già lavorando. L’artista imolese Andrea Buscaroli si sta occupando della cabina in via Oriani, che si inserisce idealmente lungo il percorso ciclopedonale lungofiume della parallela Via Graziadei. Qui sono posti in primo piano gli elementi della vegetazione circostante. Alessandro Suzzi, invece, sulla cabina di Via Saffi è all’opera per simboleggiare l’amore del dare e del ricevere, tipico valore dell’Avis e del donare sangue.
Prosegue il connubio tra arte e tecnologia
“Il connubio tra arte e tecnologia a cui abbiamo dato vita lo scorso anno con il progetto T.a.g. ci è piaciuto molto – commenta Alessandro Baroncini, Amministratore Delegato di Inrete -, tanto che abbiamo deciso di estenderlo quest’anno anche alle cabine del gas. Una rivoluzione esterna che procede in parallelo all’ammodernamento e all’innovazione costante che caratterizza la gestione delle reti. Da segnalare in particolare l’evoluzione tecnologica che stiamo gradualmente implementando alle cabine elettriche di Imola che favorirà la riduzione dei tempi di intervento e di ripristino dell’alimentazione, migliorando il servizio ai clienti; le manovre sulle reti esercitabili anche da remoto, ad esempio dal polo di telecontrollo Hera di tutta la rete del gas e non solo, collocata a Forlì, che rappresenta un’eccellenza a livello europeo”.
La riscoperta dei luoghi e il coinvolgimento dei cittadini
“L’entusiasmo di proseguire la riqualificazione di luoghi simbolo della città e così ramificati nel territorio è forte nella nostra associazione – afferma il presidente dell’associazione Noi Giovani, Vincenzo Rossi -. Continuiamo a riscoprire luoghi e a far emergere racconti, storie, suscitando attenzioni e interesse dei passanti, provenienti anche da altre città, che ammirano le opere d’arte. Il progetto T.a.g sta creando un legame tra la città e la comunità proprio tramite l’arte, sperando sempre di più di animare quel dibattito culturale e valoriale utile alla crescita di tutti noi. Il progetto permette a Imola, già famosa per la sua cultura, di essere sempre di più una delle città italiane con più siti di street-art, aumentando l’interesse di tanti artisti da tutto il mondo che stanno iniziando a conoscerla come luogo nella quale la libertà artistica è di casa”.