Nasce a Bologna un Laboratorio permanente per migliorare la condizione abitativa degli studenti. Il progetto, promosso da Comune e Università di Bologna e istituito in seno alla Fondazione per l’Innovazione Urbana, è stato presentato oggi alla città nella Sala Tassinari di Palazzo d’Accursio dal Sindaco Virginio Merola, dal Rettore Francesco Ubertini e dal Presidente della Fondazione per l’Innovazione Urbana Raffaele Laudani.
Il progetto HousINgBO nasce anche grazie alla collaborazione di Acer Bologna, Er.Go Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori e al contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e della Regione Emilia-Romagna.
Cinque i principali assi di intervento previsti da sviluppare da qui ai prossimi due anni.
Il primo passo è stato l’avvio di un’indagine conoscitiva, realizzata con la collaborazione del Consiglio studentesco e delle associazioni studentesche, attraverso un questionario, frutto di un percorso laboratoriale che ha coinvolto gli studenti. La ricerca, attualmente in corso, fornirà nuovi e preziosi elementi di conoscenza a servizio delle azioni che le due istituzioni porteranno avanti e che saranno integrati con i dati già disponibili provenienti da banche dati diverse (Ateneo, Comune, Ergo, Alma Laurea).
Il secondo passaggio vedrà la messa in atto di misure di “pronto intervento” per aumentare la disponibilità di alloggi per garantire il diritto allo studio degli studenti meritevoli e meno abbienti. Si parte con 14 monolocali di proprietà di Acer che saranno affidati alla gestione di ER.GO e, già dal prossimo anno accademico, messi a disposizione degli studenti. Di questi, 7 si trovano in via Gandusio e il resto in altre aree della città, in maggioranza in centro storico. I 14 alloggi già disponibili costituiscono solo un primo elenco che, nei mesi a seguire, verrà gradualmente ampliato attraverso una convenzione tra le istituzioni coinvolte che intendono, inoltre, cogliere l’opportunità di collegare questi alloggi e i futuri inquilini con progetti di collaborazione civica in quei comparti di edilizia pubblica in cui sono collocati.
Il terzo e il quarto ambito di intervento saranno, da un lato, l’attivazione di un percorso partecipato sulla regolamentazione delle piattaforme digitali per la locazione turistica e di breve periodo e, dall’altro, un piano per il riequilibrio del mercato degli affitti con misure volte a promuovere il canone concordato per studenti e giovani e investimenti pubblici e privati nel settore dell’edilizia studentesca, nell’ambito della più generale pianificazione urbanistica della città e del piano edilizio di Ateneo.
Il progetto riguarderà, infine, il potenziamento del bando Futuro Prossimo, come strumento per favorire il radicamento cittadino della comunità studentesca e il sostegno di progetti dei cittadini per il miglioramento dei servizi agli studenti.
Il progetto coinvolgerà in tutte le sue articolazioni la comunità studentesca e tutti gli attori della città attivi sul tema degli alloggi per studenti – Regione Emilia-Romagna, ER.GO, Città Metropolitana di Bologna e Acer – in un lavoro di approfondimento che porterà a proposte concrete per migliorare la condizione abitativa dei fuorisede.
“Università e Comune fanno fronte per affrontare un tema importante in una città estremamente attrattiva”, sottolinea il Sindaco Virginio Merola. “Ringrazio Acer per aver messo a disposizione questi appartamenti, destinati agli studenti che devono costituire la nostra prima preoccupazione, quelli che non riescono ad aver risposta nelle graduatorie del diritto allo studio. Ringrazio anche Er.Go, per la collaborazione che ci sta fornendo e la Fondazione del Monte che sostiene questo progetto di ricerca più complessivo condotto dalla Fondazione per l’Innovazione Urbana”.
Per il Rettore Francesco Ubertini: “La grande attenzione sul tema degli alloggi studenteschi nasce da due circostanze positive: da un lato l’aumento del numero degli studenti che si iscrivono all’Alma Mater, molti dei quali arrivano da fuori regione o sono studenti internazionali, e dall’altro l’aumento del numero di turisti che stanno scoprendo le bellezze di Bologna. Questa crescita positiva ci impone di lavorare ancora di più insieme per individuare soluzioni e strategie comuni. Da qui l’idea lungimirante di avere un soggetto come la Fondazione Innovazione Urbana in cui Comune, Università e gli altri attori del territorio possano confrontarsi per anticipare le esigenze che si presenteranno in futuro e rispondere in maniera coordinata. E all’interno di questo processo gli studenti sono protagonisti. Lo dimostra l’analisi presentata oggi, che nasce da una vasta raccolta dati che ha coinvolto tutte le rappresentanze studentesche e che, a fianco delle tante azioni già in cantiere, costituisce un’importante base conoscitiva per avviare nuove politiche comuni sugli alloggi studenteschi”.
“Siamo molto orgogliosi come Fondazione per l’Innovazione Urbana di essere in prima linea in questo progetto in cui, per la prima volta, Comune e Università chiamano a raccolta tutti i principali attori della città per mettere in campo una serie di azioni coordinate per migliorare la condizione abitativa studentesca” commenta Raffaele Laudani, sottolineando il carattere inedito dell’iniziativa: “non esiste nulla di simile nel panorama nazionale e internazionale”.