Vivere e fare impresa in montagna, scommettendo sulle potenzialità di crescita e sviluppo per recuperare zone fondamentali dell’Appennino nella lotta al contrasto al cambiamento climatico.Prosegue il tour nei territori montani di tutta l’Emilia-Romagna del presidente della Regione, che già nelle scorse settimane ha fatto tappa nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Bologna, Forlì-Cesena e che stamattina ha coinvolto il reggiano con le visite a Viano, Baiso, Carpineti.
Oggi pomeriggio, il presidente, accompagnato dal sottosegretario alla Presidenza della Giuntae dall’assessora all’Agricoltura, è tornato nel modenese per visitare le eccellenze del territorio sul versante occidentale dell’Appennino e incontrare sindaci e imprenditori per un confronto a tutto campo sulle politiche della montagna.
Il lavoro in agricoltura è stato al centro della visita al caseificio San Lorenzo a Prignano sulla Secchia, una realtà all’avanguardia per la produzione di prodotti tipici in allevamenti con foraggi prodotti e certificati che ha ricevuto, grazie Programma di sviluppo rurale (Psr), un contributo di circa 415mila euro nell’ambito del progetto di filiera che vede capofila il Consorzio Terre di Montagna – società agricola cooperativa – di Montese. La visita è stata infatti anche occasione di incontro con i rappresentanti del mondo agricolo per illustrare le opportunità offerte dal Programma di sviluppo rurale 2014-2020 che, da inizio mandato, ha messo a disposizione risorse per le aziende agricole emiliano-romagnole pari a circa 861 milioni di euro – circa il 75% della disponibilità totale di 1.174 milioni di euro – di cui 304 milioni sono andati a favore dei territori montani. I fondi sono serviti a favorire la diversificazione delle attività nelle aziende, attraverso lo sviluppo di agriturismi e fattorie didattiche, di attività sociali, nonché dell’attività di produzione di energia da fonti rinnovabili, contribuendo in generale al miglioramento delle condizioni economiche delle aziende stesse, contrastando le criticità dei territori montani – innanzitutto spopolamento e invecchiamento della popolazione -, la riduzione delle attività economiche, l’aumento del tasso di disoccupazione.
Quattro i bandi che vedranno il via tra maggio e settembre prossimi: il primo sarà destinato ai giovani under 41 con una dotazione di 15,5 milioni di euro per l’avviamento di impresa (primo insediamento) e di 6,3 milioni per i contributi agli investimenti (pubblicazioni previste a maggio e giugno); il secondo, con una dotazione di 6 milioni di euro, sosterrà la creazione e lo sviluppo di agriturismi e fattorie didattiche (pubblicazione prevista a settembre 2019) ; il terzo, con una dotazione dicirca 4 milioni di euro, avrà l’obiettivo di favorire la diversificazione delle attività agricole con impianti per la produzione di energia da fonti alternative (pubblicazione prevista a giugno); il quarto, infine, con una dotazione di 1,3 milioni di euro sarà destinato all’agricoltura sociale nelle aziende agricole in cooperazione con i Comuni o altri enti pubblici (pubblicazione prevista a fine maggio.
Il presidente ha fatto poi tappa al Museo della Repubblica di Montefiorino e della Resistenza italiana, nella suggestiva cornice della rocca, che, nelle sue nove sale dotate di avanzate tecnologie per la fruizione anche di materiali d’epoca, conserva reperti e testimonianze storiche del periodo che va dalla nascita del fascismo alla lotta partigiana di liberazione. Centrato sull’ esperienza della “Repubblica partigiana” del 1944, con le sue implicazioni militari, politiche e sociali, il Museo è stato oggetto di finanziamento, dal 2016 ad oggi, di risorse regionali pari a 39mila euro che sono servite in parte per un progetto sulla linea gotica presentato dal Comune di Fanano.
Ultima tappa del pomeriggio modenese, sempre nella rocca di Montefiorino, l’incontro con i sindaci e gli imprenditori per un confronto sulla montagna, con particolare riferimento al fare impresa. In particolare, il presidente della Giunta ha illustrato le opportunità offerte dalla nuova fiscalità di vantaggio varata con l’ultima manovra di bilancio proprio per le imprese di montagna. Un provvedimento coperto da 36 milioni di risorse regionali in tre anni che prevede la riduzione dell’Irap fino al 50% per le aziende e gli esercizi commerciali che operano nei Comuni montani, oltre all’azzeramento per tre anni per quelli di nuova costituzione e le startup.
Collegamenti e connettività: le strade per la crescita dell’Appennino
Sono 7 i milioni di euro destinati dalla Giunta regionale da inizio mandato alla manutenzione straordinaria delle strade comunali di montagna.
In particolare, nell’appennino modenese oltre 176 mila euro sono stati assegnati all’Unione Terre di Castelli; più di 305mila euro all’Unione Distretto Ceramico e oltre 634milaeuro all’Unione dei Comuni del Frignano.
Per quanto riguarda il Piano regionale per la banda ultra-larga, tutti i Comuni dell’Appennino hanno firmato la convenzione ed entro la fine del 2020 saranno raggiunti dall’infrastruttura.
A dicembre 2018, quasi il 40% delle famiglie residenti era raggiunto da banda oltre 100 Mbps.
La rete gratuita della Regione, EmiliaRomagnaWIFI, ha 116 access point attivi (1,7ogni 1000 abitanti), di cui 46 a Pavullo nel Frignano (35 nelle scuole di via Matteotti e viale Marconi).
Per quanto riguarda le scuole, risultano connessi in banda ultra-larga a 1Gbps 22 plessi scolastici e 12 in Wireless sui 54 presenti (63% del totale); nello specifico, sono connesse tutte le scuole di Prignano sulla Secchia, il 55% delle scuole primarie, il 69% delle scuole medie, il 78% delle scuole superiori.
Infine, sono otto le aree industriali collegate in banda ultra-larga.