Quattro mosse per proteggere tutti: l’Azienda USL rinnova l’invito ad adottare le misure utili a limitare la diffusione dell’influenza. Lavarsi spesso le mani con il sapone; coprirsi naso e bocca ogni volta che si starnutisce o tossisce e poi lavarsi le mani; utilizzare fazzoletti monouso, gettarli nel cestino e lavarsi le mani. E soprattutto, rimanere a casa, se si è ammalati. “Sembra scontato, ma sappiamo bene che non è così: in caso di sintomi riconducibili all’influenza – chiarisce Giovanni Casaletti, Direttore del Servizio di Igiene pubblica dell’Azienda USL di Modena – è fondamentale limitare i contatti con altre persone, soprattutto se fragili come bambini e ragazzi, anziani, donne in gravidanza e persone immunodepresse. Comportamenti scorretti come volersi recare al lavoro a tutti i costi o continuare nelle proprie attività quotidiane ignorando i sintomi, oltre a contribuire alla diffusione dell’influenza, espongono anche chi è ammalato al rischio di contrarre altre infezioni batteriche, peggiorando una situazione dalla quale ci si riprende, generalmente, con il riposo – precisa –. Per la cura dei sintomi è sempre indicato rivolgersi al medico curante o alla guardia medica, recandosi al Pronto soccorso solo quando strettamente necessario.
I dati del Sistema nazionale di sorveglianza InfluNet evidenziano che la curva epidemica delle sindromi influenzali si sta probabilmente avvicinando al picco stagionale. Da un primo bilancio della stagione influenzale in corso emerge che è essa stata caratterizzata da un periodo iniziale di bassa incidenza (fino alla prima-seconda settimana di gennaio 2019) e da un successivo intensificarsi dell’attività virale, con aumento progressivo dell’incidenza fino al raggiungimento del picco epidemico, con un livello pari a circa 14 casi per mille assistiti, valore che colloca la stagione a un livello di “alta intensità”. Nel 2018-19 l’andamento dell’epidemia è dunque tornato alla tempistica usuale (come nella maggior parte delle stagioni influenzali precedenti), con un picco tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio. Dall’inizio della sorveglianza sono stati stimati 4.780.000 casi di sindrome influenzale in tutto il Paese e sono stati confermati 282 casi gravi di influenza (tra cui 52 decessi), riportati al sistema di sorveglianza da 18 Regioni e Province Autonome. L’età mediana dei casi segnalati è di 61 anni (range 0-91) e il 76% ha più di 50 anni. L’80% dei casi gravi e l’85% dei decessi di influenza confermata segnalati al sistema, presentano almeno una patologia cronica preesistente. [Fonte: Portale dell’epidemiologia per la sanità pubblica a cura del Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute dell’Istituto superiore di sanità, http://www.epicentro.iss.it/influenza/bilancio-2018_2019]
A livello provinciale, nei giorni scorsi sono stati segnalati al Servizio di Igiene Pubblica dell’Azienda USL di Modena altri quattro casi gravi, di cui due esitati in decesso. Il bilancio a oggi è dunque di 11 casi gravi di cui 3 decessi. Lo scorso anno nel modenese l’epidemia ha colpito 82mila persone con 19 casi gravi e 5 decessi.
Quattro mosse a protezione di tutti
Per prevenire la diffusione dell’influenza ecco quattro semplici misure di protezione e precauzione:
- lavarsi spesso le mani con il sapone;
- coprirsi naso e bocca ogni volta che si starnutisce o tossisce e poi lavarsi le mani;
- utilizzare fazzoletti monouso, gettarli nel cestino e lavarsi le mani;
- in caso di sintomi di influenza, limitare i contatti con altre persone.