Accesso prioritario ai Pronto soccorso per gli ultra 80enni, sostegno alle famiglie con badanti, sostenibilità economica delle rette e tariffe dei servizi socio-sanitari.
Sono alcuni dei temi discussi dal tavolo sul welfare che Cgil Cisl Uil e i rispettivi sindacati dei pensionati hanno aperto da tempo con il Comune di Modena.
«Ci incontriamo periodicamente con l’assessorato comunale al Welfare per discutere insieme i principali temi socio-sanitari, soprattutto quelli che riguardano le persone anziane e più fragili – spiegano i sindacalisti di Cgil, Cisl, Uil, Fnp Cisl, Spi Cgil, Uilp Uil e Cupla – Si tratta di un momento importante di scambio di informazioni, idee e progetti con l’obiettivo comune di rafforzare i servizi e, attraverso di essi, la coesione sociale nel nostro territorio. È grazie a questo tavolo, per esempio, che abbiamo chiesto e ottenuto l’aumento dei posti letto nelle residenze per anziani, che presto saranno il 3% della popolazione anziana».
Negli ultimi incontri i sindacati confederali e l’assessorato hanno discusso il bilancio del Comune sul welfare, la progettazione dei nuovi piani sociali di zona che definiscono le linee guida per i servizi socio-sanitari nel territorio per i prossimi anni, un regolamento per le cosiddette case famiglia che accolgono anziani fragili, il monitoraggio sui tempi d’attesa nella sanità, il progetto aMoDo per un aiuto alle famiglie che hanno badanti, l’accordo con la Ctss (Conferenza territoriale socio-sanitaria) sugli accessi prioritari al Pronto soccorso per gli ultra 80 enni (cosiddetti “grandi anziani”).
«Abbiamo parlato anche del finanziamento del fondo affitti per le famiglie in difficoltà con la casa, della sostenibilità economica delle rette, del rafforzamento dell’assistenza domiciliare per chi non può o non vuole andare in una struttura, compresi – aggiungono i sindacati – interventi per abbattere le barriere architettoniche private coinvolgendo la Fondazione Cassa Risparmio di Modena. Sul tavolo ci sono anche altri temi, come le cure palliative, il relativo progetto di un hospice territoriale e Crapsos, il percorso che si fa carico di pazienti delle Case residenze anziani con patologie che si riacutizzano, la lotta alla povertà, il monitoraggio del Rei (reddito di inclusione) e l’adeguatezza degli organici dei servizi socio-sanitari. Anche quest’anno vogliamo lavorare in questo tavolo con l’obiettivo – concludono Cgil Cisl Uil e Spi Cgil Fnp Cisl Uilp Uil Cupla – di rafforzare sempre di più il welfare, uno dei capisaldi della convivenza civile a Modena».