Ha chiamato una 77enne di Novellara e, fingendosi Maresciallo dei Carabinieri, le ha riferito di un grave incidente stradale in cui era rimasta coinvolta la figlia. L’unico modo per liberare la familiare dal fermo, dovuto alla guida di un auto senza assicurazione da parte di quest’ultima, sarebbe stato quello di versare la somma di 3.800 euro ad un avvocato che si sarebbe presentato presso la sua abitazione. Ma l’estorsore non è riuscito a portare a compimento il proprio piano: i carabinieri della stazione di Novellara lo hanno infatti arrestato proprio davanti alla casa della vittima, con tanto di falso distintivo da guardia giurata e foglio di indirizzi. A finire in manette con l’accusa di tentata estorsione è stato G.I., un 25enne napoletano con precedenti specifici. L’arresto tuttavia non mette fine alle indagini dei militari, i quali indagheranno sulla colpevolezza di eventuali complici.
I carabinieri di Reggio Emilia conoscono bene questo tipo di crimine: di recente, nell’ambito dell’operazione “Porta a Porta”, hanno infatti fermato ben 31 soggetti responsabili di vari reati, tra cui estorsione, violenza privata, rapina a danno di anziani o persone in condizioni di minorata difesa e circonvenzioni di incapaci.
Quanto successo induce quindi gli uomini del Comando Provinciale di Reggio Emilia a rilanciare la campagna di sensibilizzazione “Non aprite quella porta”, con la quale invitano gli anziani a diffidare degli estranei e segnalare ogni sospetto al 112.