“Massimo impegno della Regione e forte attenzione alle vicende relative allo stabilimento Maserati di Modena, per cui abbiamo chiesto un incontro sia al ministro Di Maio, senza ottenere risposta, che ai vertici del Gruppo Fca, che si sono detti disponibili”. L’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi, è oggi in sede di Assemblea legislativa entrata nel merito delle iniziative avviate dalla Giunta a seguito dell’attivazione del Contratto di solidarietà per i lavoratori di Maserati fino alla fine di febbraio 2019, e in attesa dell’annuncio di quando e quali nuovi modelli entreranno in produzione nello stabilimento di Modena.
“In questi anni- ha affermato l’assessore Costi rispondendo a un’interrogazione consiliare-, abbiamo costantemente seguito l’evolversi delle scelte fatte da Fca e attivato incontri con sindacati e azienda per un settore, quello dell’automotive, strategico nel nostro territorio sia sul versante della ricerca e progettazione che per la parte produttiva, fondamentale per un marchio come Maserati, per cui da anni chiediamo che la produzione dei nuovi veicoli di alta gamma innovativi (elettrici) sia avviata nella sede storica del tridente, quella modenese”.
“Ci siamo attivati sia nei confronti del precedente governo che dell’attuale- ha ricordato l’assessore-, soprattutto dopo l’annuncio fatto sul nuovo piano industriale di Fca per l’Italia, con una lettera inviata il 5 giugno scorso al ministro competente, Luigi Di Maio, a firma del presidente della Regione, Stefano Bonaccini. A questa ha fatto seguito una nuova richiesta inviata il 24 settembre per la convocazione di un incontro fra istituzioni, vertici aziendali e parti sociali per un Gruppo che a quella data occupava direttamente oltre 8.700 lavoratori tra Ferrari, Maserati, Cnh Industrial, Vm Motori e Magneti Marelli. A oggi non abbiamo avuto alcuna risposta”.
“Quindi- ha aggiunto- ho contattato direttamente il 23 ottobre il nuovo amministratore delegato Michael Manley e il neo direttore operativo per l’area europea del gruppo Fca Pietro Gorlier, il quale ci ha comunicato la disponibilità a un incontro dopo che il piano industriale sarà presentato alle parti sociali. Da parte nostra abbiamo già convocato un incontro con i sindacati regionali e le Amministrazioni locali”.